Oliva: «Tenere la guardia alta Vorrei che il mister restasse...»
Vorrei dire a De Laurentiis che si svegli da questa sbornia e si tenga stretta l’allenatore È un grande motivatore
Un oro olimpico nel 1980 a Mosca, un argento agli Europei del 1979 e un bronzo ai Giochi del Mediterraneo sempre nel 1979. Il pugile napoletano Patrizio Oliva, ha una grande carriera alle spalle e non perde d’occhio il suo Napoli.
Oliva a Firenze passerà una bella fetta di Champions...
«L’unica paura era quella di trovare una squadra più agguerrita, ma il fatto che si sia salvata, potrebbe essere un vantaggio. Però nello sport, lo sappiamo, non bisogna mai abbassare la guardia».
Quale giocatore toglierebbe alla Fiorentina?
«Non ho dubbi: Vlahovic».
Se lo avesse davanti, cosa direbbe a Gattuso, che piace tanto alla Fiorentina?
«Ho sempre difeso Gattuso. Non lo cambierei con nessuno, perché lo ritengo un tecnico importante e soprattutto un grande motivatore. È un allenatore che elogia i suoi quando li deve elogiare e si fa sentire quando si deve far sentire. Più che dire qualcosa a lui, direi qualcosa al presidente De Laurentiis, che si svegli da questa sbornia e che si tenga stretto Gattuso».
Quale Fiorentina-Napoli le è rimasta nel cuore?
«Giocavamo al San Paolo, ma la data con la D maiuscola è il 10 maggio 1987, quando pareggiammo con i viola 1-1 e vincemmo lo scudetto».
Qual è il suo campione indimenticato di Fiorentina e Napoli?
«Beh, Maradona per quanto riguarda il Napoli. Mentre per la Fiorentina dico Antognoni e Baggio su tutti».
Le piacerebbe se Firenze e Napoli diventassero tifoserie amiche?
«Certo, vorrei che tutte le tifoserie d’Italia fossero unite. Che tornassimo al calcio di 40-50 anni fa, quando sugli spalti c’erano sfottò, che non sfociavano in violenza, odio o razzismo. Il popolo napoletano ha una cultura alle spalle che può insegnare tanto a tutti. E Firenze, poi, non ne parliamo».
Un messaggio a De Magistris.
«Dai Gianni, ormai vi siete salvati, mentre noi abbiamo bisogno di punti. E quindi, per una volta, tifa Napoli anche te».