SALOTTO OPEN AIR E LO SHOPPING È DIVERSO
Alle Serre Torrigiani, dal 19 al 21 maggio, torna l’Atelier di primavera di Francesca Migone dove acquistare vestiti, scarpe, candele o occhiali selezionati tra produttori locali ma non solo Prodotti per valorizzare il fatto a mano con una formula che andrà in giro in Italia e all’estero
Nessuno stand, niente marchi esposti o abiti appesi. Grandi tavoli vestiti di tessuto blu e grandi ombrelli da giardino in tinta. Sotto: vestiti, scarpe, occhiali ma anche cuscini, candele e tappezzerie per la casa. Il tutto allestito come in un salotto open air dove trascorrere un pomeriggio all’aperto.
Succede nel giardino all’italiana delle serre Torrigiani di Firenze dove dal 19 al 21 maggio è di scena l’Atelier di primavera di Francesca Migone, che oltre a lavorare nell’azienda storica di famiglia «Migone 1866» dedicata alla produzione di candele profumate, dal 2019 ha ideato questo nuovo format di «mercatino» che da Firenze si è ora allargato ad altre città italiane e in alcuni casi anche all’estero. «Con orario 11-20 chiunque senza prenotazione potrà venire a trovarci entrando da via di Gusciana 21 — ci racconta Migone — per poter così conoscere gli oltre 20 marchi di prodotti particolari e di ricerca che ho scovato non solo sul nostro territorio toscano ma anche nel resto d’Italia, in un luogo bellissimo e ameno della nostra città come questo». Dopo essersi svolto lo scorso settembre a Villa Bardini l’evento è infatti allestito alle Serre Torrigiani «un luogo perfetto anche in tempi di pandemia per garantire un accesso distanziato e in sicurezza alle persone». «A ogni edizione — continua — mi piace portare novità per dare la possibilità di divagare da quello che solitamente troviamo nei negozi più commerciali. I miei espositori non sono artigiani tout court, piuttosto piccoli imprenditori che scommettono su un prodotto di alta qualità e spesso non convenzionale, anche se di tendenza».
Facendo visita ad Atelier si potranno trovare così le montature di occhiali ispirate alla toscana di Carlo Sestini, influencer e modello, i capispalla in seta e i pantaloni in tessuto uzbeko di Beltepà di Torino, i cappelli e le borse in rafia, rattan e paglia di Caterina Bertini di Signa, ma anche i cuscini e le furlane in velluto di Carla Vallotto architetto e viaggiatrice di stanza a Verona che con il suo marchio «I cuscini di Carla» è seguitissima dal gotha del buon gusto. E ancora le borse a forma di cestino da pic nic rifinite con pellami pregiati di Silvia Boselli, i gioielli di Titti Peggy di Treviso o i costumi da bagno Giochi d’acqua dalle stampe originali di Giovanna Meloni da Roma. «Il segreto del successo di Atelier sta proprio nella selezione di prodotto e marchi che ad ogni edizione vengono rinnovati con l’intenzione di portare fuori dai confini territoriali quelli locali». Dopo Firenze il calendario di Atelier vedrà infatti altre tappe toscane, italiane e persino
internazionali con un appuntamento in programma a novembre nientemeno che a Londra. «A Giugno — ci anticipa Migone — dal 27 al 28 saremo a Capalbio mentre il 23 e il 24 luglio a Forte dei Marmi, ospiti di residenze private che aprono le loro porte al nostro evento. Ma le tappe saranno anche in Liguria a Santa Margherita Ligure (15 e 16 luglio), a Treviso dal 30 settembre al 3 ottobre, e quindi in autunno Torino, e di nuovo dal 10 al 12 novembre a Firenze in via dei Serragli al piano nobile di un palazzo dove ha sede Istituto Gould».