«Il green pass potrebbe dare un contributo a salvare la stagione»
Camarlinghi, coordinatrice del tracciamento nell’area della Versilia: «Focolai in evoluzione»
«Il green pass alla francese? Pur capendo il suo impatto, potrebbe dare un contributo a salvare la stagione». A dirlo è la dottoressa Giovanna Camarlinghi, dirigente dell’Asl Nord Ovest.
❞ La gente è stanca, ma diventa necessario continuare anche con mascherine, distanze e igiene delle mani
«Il green pass alla francese? Pur con tutte le valutazioni sul suo impatto sociale, potrebbe dare un contributo a salvare la stagione sulla Costa». A dirlo è la dottoressa Giovanna Camarlinghi, direttrice dell’Igiene dell’area Nord dell’Asl Nord Ovest e coordinatrice della centrale di tracciamento di Carrara. Di fatto, la maggiore esperta dei movimenti dell’epidemia in Versilia.
Dottoressa Camarlinghi, sulla Costa, Versilia compresa, assistiamo a una recrudescenza dei contagi.
«Si tratta di contagi che sono collegati ai flussi turistici, sia in arrivo in Toscana, sia di residenti che rientrano, giovani che si infettano fuori e riportano il virus dalle vacanze».
Col tracciamento avete individuato focolai di rilievo?
«Negli ultimi dieci giorni, abbiamo tracciato cinque grossi focolai. Quattro sono collegati a rientri da Barcellona, Malta, Mikonos e Catania. E uno riguarda un gruppo di militari, e le loro famiglie, all’Isola d’Elba».
Quindi abbiamo focolai importati e non autoctoni?
«Ci sono contagi ancora isolati che potrebbero derivare dagli assembramenti sulla nostra Costa. Si è ripreso a fare una vita sociale normale, la copertura vaccinale non è ancora sufficiente e c’è la variante Delta, estremamente contagiosa. I casi aumentano, con un trend veloce, i focolai sono in evoluzione e non escludo che a breve ne emergeranno anche di autoctoni di una certa importanza».
Il tracciamento funziona? «Il tracciamento tiene, non abbiamo casi arretrati. Il problema semmai è che alcuni positivi sembrano restii a riferire tutti i loro contatti, forse perché si ha paura di coinvolgere i propri conoscenti nelle quarantene, in un momento in cui la gente è stanca delle restrizioni. Per questo faccio un appello a tutti: dichiarare tutti i contatti avuti è fondamentale per contrastare l’epidemia».
Gli ospedali invece per il momento reggono.
«Gli ospedali, lo dimostrano l’esperienza del Regno Unito, reggono anche di fronte alla variante Delta: vuol dire che il vaccino funziona. Per questo faccio appello anche a vaccinarsi, in particolare agli over 50, i più esposti a rischi della malattia».
Cosa fare per salvare la stagione balneare?
«Lo ripeto, la gente è stanca, ma è necessario continuare anche con il distanziamento e la mascherina».
I maxischermi per gli europei sono stati un errore?
«Di certo non hanno aiutato, ma ci si può infettare forse ancora più facilmente guardando la partita dentro un bar, davanti alla tv».
E il green pass alla francese? Serve?
«Potrebbe essere utile, anche per salvare la stagione balneare di fronte al rischio di una nuova Zona Gialla. Vanno però valutate le implicazioni sociali, di fronte a tante persone che non hanno completato il ciclo e attendono la seconda dose».