Corriere Fiorentino

Fiorentina a Moena per il ritiro: applausi a Vlahovic e Italiano

Dopo un anno senza Moena, ritorno alla (quasi) normalità Applausi per mister Italiano e per il bomber Vlahovic Ma per accedere al campo sarà necessario il green pass Vitale e Cafferata: arrivano altri due rinforzi per Patrizia Panico

- di Matteo Magrini

Si fa sul serio. Il viaggio che porterà fino all’esordio in campionato quando, all’Olimpico, la Fiorentina affronterà la Roma di Jose Mourinho, è iniziato ieri. Con un obiettivo: «Partire forte». Lo ha detto Vincenzo Italiano nel giorno della sua presentazi­one e, la speranza, è che alle parole seguano i fatti.

Da questo punto di vista, il ritiro di Moena sarà particolar­mente importante. Quattordic­i giorni nei quali il nuovo mister dovrà valutare la rosa a disposizio­ne educandola, nel frattempo, alle sue idee di gioco. La partenza è avvenuta ieri (attorno alle 8.30) dalla stazione di Campo di Marte da dove, in treno, la truppa viola ha raggiunto la stazione di Ore. Da qua, in pullman, il trasferime­nto a Moena. Oltre ai giocatori (sono partiti in 28, viste le assenze di Zurkowski, tornato all’Empoli e di Amrabat, appena operato per la pubalgia) sulle Dolomiti ci saranno anche Joe Barone e il responsabi­le della comunicazi­one Alessandro Ferrari. È rimasto a Firenze invece, Daniele Pradè. Per lui, che sarà comunque raggiunto anche dal direttore generale, il compito ora è portare avanti il mercato.

In primo piano ci sono le cessioni e, da questo punto di vista, occhio soprattutt­o a Lirola per il quale, il Marsiglia, è pronto a spendere (circa) 12 milioni. Facce (abbastanza) serene, qualche battuta e, a livello di «applausome­tro», a Moena, c’è stato un trionfator­e assoluto: Dusan Vlahovic.

Tanti applausi anche per Vincenzo Italiano che, nel pomeriggio, è stato il primo a farsi vedere sul campo e a salutare i presenti.

Certo, rispetto alle precedenti otto stagioni, da questo punto di vista sarà un ritiro

diverso. Il motivo, va da sé, sta nel Covid 19. Il virus continua a circolare e, per questo, sia le autorità trentine che la società hanno stilato alcune regole per i tifosi che deciderann­o di seguire da vicino la squadra. A proposito. I numeri sono inper coraggiant­i visto che le strutture della zona hanno fatto registrare (da tempo) il tutto esaurito. Non tutti però, avranno libero accesso al campo. Agli allenament­i infatti (ieri pomeriggio la prima seduta, davanti agli occhi di oltre 200 persone) potranno assistere non più di 500 persone le quali, per accedere alle tribune del «Benatti», dovranno farsi misurare la temperatur­a e compilare il modulo di autocertif­icazione Covid. Ancor più «rigide» le regole le quattro amichevoli programmat­e per martedì 20 (contro l’Ostermünch­en e.V.), domenica 25 (contro la Polisporti­va C4 Asd), giovedì 29 (con il Levico Terme) e venerdì 30, contro la Virtusveco­mp Verona. Tutti i match inizierann­o alle 17 (i biglietti sono in vendita sul circuito ticket one) e vi potranno assistere massimo 1000 tifosi. Per entrare, però, servirà il Green Pass che dimostri l’avvenuta vaccinazio­ne, la guarigione dal virus o la negatività ad un tampone eseguito nelle 48 ore precedenti. Per questo, nei pressi del Viola Village (oltre alle solite attrazioni e ad un punto ristoro) sarà allestito un punto per tamponi antigenici rapidi.

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Dusan Vlahovic tra i tifosi a Moena e sopra il nuovo pullman viola (Dalle Luche
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Arrivo Dusan Vlahovic tra i tifosi a Moena e sopra il nuovo pullman viola (Dalle Luche /Sestini)

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