«Un rinvio delle scuole per vaccinare tutti E chi non lo fa sta a casa»
Domani riaprono le scuole. Ma «è una decisione sulla quale occorre riflettere bene soprattutto in Toscana dove i contagi si stanno diffondendo e i ricoveri aumentano in modo esponenziale con il rischio di finire in Zona rossa entro la fine del mese». Anaao, il principale sindacato dei medici ospedalieri, lancia l’allarme: la Toscana, sottolinea, è a grave rischio di impennata dei ricoveri. E il sindacato interviene nel dibattito sulla riapertura delle scuole, per chiedere una pausa con una missione precisa: «Molto meglio chiudere per 15 giorni e utilizzarli per vaccinare alunni e personale con l’aiuto di tutti i sanitari disponibili e raggiungere il completamento del primo ciclo sulla popolazione scolastica entro il mese di gennaio». Insomma, secondo il sindacato, la scommessa è legare l’accesso in classe con la vaccinazione, altrimenti si deve restare a casa. Il segretario toscano di Anaao, Flavio Civitelli, spiega: «In questo momento complicatissimo riaprire le scuole è un errore, perché sono il principale volano di trasmissione del contagio. Io sono un pediatra, quindi mi rendo benissimo conto delle difficoltà dei genitori: tenere a casa un bambino è complicato. Ma in Toscana rischiamo il tracollo: e se da un lato c’è il problema delle materne, che è difficile da affrontare e dove il virus si diffonde in un attimo, visto che i bambini stanno tutti appiccicati, senza mascherina, e si mettono le cose in bocca, dall’altro, dalle elementari fino alle superiori, la soluzione invece è semplice, ed è il vaccino». La presa di posizione di Civitelli nasce dalla constatazione delle difficoltà degli ospedali, che ieri hanno registrato un nuovo aumento di 41 ricoverati, con un totale di 1.107 pazienti, con tassi di occupazione in corsia ordinaria e in terapia intensiva che ormai sfiorano il 20%. Careggi ha 149 pazienti, 118 sono al Cisanello, 88 a Livorno, sono le tre realtà sotto maggiore sforzo; ma persino una realtà privata come Villa Ulivella a Firenze ne ha ben 54: «I reparti sono sotto pressione, ma nei pronto soccorso la situazione è esplosiva e il motivo è legato anche al fatto che molti positivi al Covid, anche asintomatici, sono spaventati e lasciati a loro stessi e quindi si rivolgono al pronto soccorso — dice — Per uscirne, l’unica soluzione è mettere Usca e medici di guardia davanti alle porte dei pronto soccorso e dare loro il compito di fare da filtro e intercettare i paucisintomatici, che hanno bisogno più di indicazioni che di cure». Ma resta il problema delle scuole: «Se in questo contesto esplosivo, rimandiamo i ragazzi in classe, il sistema sanitario salta in aria. Se serve, le scuole stesse possono diventare dei centri vaccinali». E i ragazzi non vaccinati? «Stanno a casa».
❞ Civitelli (Anaao) Per aiutare gli ospedali guardie mediche e Usca a fare filtro all’ingresso