Larissa pronta al salto della ripartenza «In pista per divertirmi e migliorarmi»
La giovane campionessa fiorentina: «Parigi la mia città preferita, nel 2024 spero di essere lì da atleta»
L’anno di Larissa Iapichino, della ripartenza con vista Parigi. Dopo una prima parte dello scorso anno passato sotto i riflettori è arrivato, a giugno, l’infortunio alla caviglia destra che l’ha costretta a dare forfait a un’Olimpiade mitica per l’Italia. Sono stati sei mesi difficili ma adesso la strada per questa stagione è già tracciata.
Larissa tornerà in gara il 22 gennaio al meeting di Ancona proprio sulla pedana in cui lo scorso inverno saltò 6,91 metri, eguagliando il record italiano al coperto della madre Fiona May e timbrando il primato mondiale under 20 nel salto in lungo.
E sempre nel capoluogo delle Marche l’azzurra, tesserata per l’Atletica Firenze Marathon e per le Fiamme Gialle, tornerà a gareggiare ai campionati italiani juniores e promesse del 5 e 6 febbraio, poi incontrerà le avversarie internazionali alla Copernicus Cup di Torun, in Polonia, il 22 febbraio, quindi salterà nuovamente ad Ancona agli assoluti indoor nel weekend del 25-27 febbraio. Quattro gare per prepararsi ai Mondiali indoor di Belgrado, in programma dal 18 al 20 marzo. Allenata dal padre Gianni Iapichino, la figlia d’arte ha parlato ai microfoni del canale federale Atletica Tv. «Ho seguito l’Olimpiade di Tokyo: gli ori di Tamberi, di Jacobs e della staffetta mi hanno fatto perdere almeno dieci anni di vita ognuno. Nel 2022 vedrete un’atleta con tanta voglia di fare, di divertirsi e di migliorarsi. In questo periodo ho fatto tanta fisioterapia, ho vissuto gli amici e l’estate della maturità, ho cominciato il percorso universitario in giurisprudenza a Firenze e quando mi sono rimessa in sesto ho ricominciato gli allenamenti con papà».
La rinuncia alla trasferta in Giappone rimane una ferita aperta. «Rinunciare all’Olimpiade è stata dura, soprattutto nei primissimi giorni dopo l’infortunio, poi mi sono detta che piangersi addosso non avrebbe avuto senso. È stato uno dei momenti più difficili della mia carriera ma ho cercato di viverlo con il massimo della serenità. La prima cosa che voglio fare è tornare in pedana per divertirmi. L’appuntamento di Belgrado è il più importante, poi ci sono i Mondiali a Eugene, in Oregon,
dal 15 al 24 luglio, e gli Europei di Monaco di Baviera dall’11 al 21 agosto: non vedo l’ora di potermi confrontare con le big, di buttarmi nella gabbia dei leoni, magari anche di prendere batoste, che sono spesso positive».
L’obiettivo è tornare competitiva per l’Olimpiade di Parigi. «È la mia città preferita anche se non ci sono ancora mai stata: mi sono ripromessa di andarci per la prima volta nel 2024. Per scaramanzia, non so ancora se come spettatrice o come atleta. Sarà un anno bellissimo perché sempre nel 2024 ci saranno gli Europei in casa, a Roma. Non devo aspettare un quadriennio, quindi l’opportunità mancata di Tokyo non mi pesa così tanto. Per l’Italia l’ultima Olimpiade è stata un’edizione memorabile, storica. Questi ori hanno portato tantissime persone ad appassionarsi, tanti amici non sapevano nulla di atletica e hanno cominciato a farmi mille domande. Adesso non vedo l’ora di ripartire».
Babbo Gianni non ha dubbi. «L’obiettivo è portare Larissa costantemente su certe misure di alto livello. È stata dura rinunciare a un’Olimpiade ma non tutti i mali vengono per nuocere: in quel momento Larissa non era in una condizione psico-fisica che le avrebbe permesso di trarre soddisfazione. La prima gara del 22 gennaio servirà per capire com’è andata la preparazione. Dobbiamo avere pazienza, c’è tempo. Passo dopo passo». ● Larissa Iapichino, figlia di Fiona May e di Gianni, ex astista azzurro, 19 anni, è tesserata per l’Atletica Firenze Marathon e per le Fiamme Gialle
● Dopo l’infortunio che l’ha privata dell’Olimpiade di Tokyo, tornerà in gara il 22 gennaio al meeting di Ancona, dove saltò 6,91 come la madre