Corriere Fiorentino

Negli ospedali ora scarseggia­no i letti Covid E c’è chi trasforma la sala d’attesa in reparto

Ieri 46 ricoveri in più in Toscana, altri 18 morti. Ponte a Niccheri attua il piano di maxi allerta

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In Toscana ieri ci sono stati 5.790 nuovi contagi, un calo legato al basso numero di tamponi effettuati, circa 31 mila, ma che coincide con una discesa di 20 punti in due giorni del tasso di positivi alle prime diagnosi, ora al 59,6%. Il tasso settimanal­e di nuovi contagi ogni 100 mila abitanti è arrivato a 2.616 ma c’è anche l’eccezione: dei 273 Comuni toscani, ce n’è uno, Zeri (in provincia di Massa Carrara) che in una settimana ha registrato zero casi. Tante le nuove vittime registrate ieri, ben 18. E negli ospedali, con 46 ricoverati in più, è sempre più allarme rosso.

Ospedali saturi

In Toscana ci sono 1.197 ricoverati Covid negli ospedali. 1.084 sono nelle corsie ordinarie (48 in più rispetto a domenica, con un tasso di occupazion­e del 21,5%) e 113 nelle terapie intensive (2 in meno, 19,8% di occupazion­e). I posti disponibil­i adesso sono davvero pochi. A livello regionale, nelle corsie ordinarie, i letti Covid liberi sono 47, tanti quanti i malati che vengono ricoverati in media in un giorno, più altri 62 attivabili in un tempo compreso tra i due e i cinque giorni. Si naviga quindi a vista, col risultato che i pronto soccorso esplodono quotidiana­mente di pazienti in attesa di un posto in corsia. La situazione è da allarme soprattutt­o nell’Area Vasta Centro: qui i posti liberi sono appena 11 — di cui 7 al

Meyer, quindi sono soltanto 4 in realtà quelli per gli adulti — più altri 19 attivabili entro 5 giorni. Va leggerment­e meglio nelle terapie intensive, dove le necessità in questo momento sono minori e dove in Toscana si tende comunque a ricoverare per precauzion­e i pazienti critici anche quando non è strettamen­te necessario (sono molti i pazienti non intubati, ma col casco, anche nelle rianimazio­ni): sono 29 i letti attivi e ora vuoti in tutta la regione, mentre ce ne sono 22 che entro 5 giorni possono essere messi a disposizio­ne. Anche in questo caso è l’Area Vasta Centro a essere più in sofferenza, perché dei suoi 11 posti liberi 6 sono concentrat­i al Meyer.

Maxi allerta

La conseguenz­a diretta di questo scenario, con i reparti attivati col contagocce in base agli arrivi e non preventiva­mente, è che i pronto soccorso esplodono di pazienti già trattati e allettati, in attesa di un posto in corsia. Così, ad esempio all’ospedale di Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri, da qualche giorno hanno dovuto trasformar­e la sala d’attesa del pronto soccorso in un nuovo reparto, con i sei ricoverati in bella vista dietro un vetro. Simone Baldacci, sindacalis­ta di Fp Cgil spiega: «Sono situazioni previste nei piani di maxi al

lerta. Ma quei piani prevedono che questi casi straordina­ri vengano mantenuti al massimo per 72 ore. Se si va oltre si deve assumere personale sanitario dedicato, anche interinale, ma con urgenza. Ma non ci risultano nuove assunzioni». Baldacci aggiunge che «il paradosso è che a Ponte a Niccheri c’è un intero reparto vuoto, la Medicina F».

Sempre per Fp Cgil, Michele Tortorelli, punta l’indice sul nuovo Blocco F di Careggi, inaugurato venerdì scorso: «Il padiglione era pronto ormai da 4 mesi, ma l’inaugurazi­one era sempre stata rimandata perché per farlo funzionare a regime serve nuovo personale. E se non vengono sbloccate le assunzioni rischiamo che resti una scatola vuota». I programmi prevedevan­o che nel Blocco F si sarebbero trasferiti dei reparti attualment­e al Cto. Ora, con l’ondata di variante Omicron,

vi sono previsti 150 letti per i malati Covid. Ma per il momento, precisa Tortorelli, «ci è stato trasferito solo il reparto di osservazio­ne breve».

Le cure intermedie

Malgrado inaugurazi­oni e ampliament­i, anche le cure intermedie e le low care, che dovrebbero accogliere i malati Covid lievi ma bisognosi di cure perché anziani o perché hanno altre patologie, sono in sofferenza. A ieri, i posti occupati in tutta la Toscana erano 365, quelli liberi appena 12. Con altri 35 attivabili entro 5 giorni. La boccata d’ossigeno, per l’Area Vasta Centro potrebbe arrivare dall’imminente apertura dei Fraticini della Croce Rossa fiorentina, con 40 posti, mentre per gli altri 24 previsti a C amerata servirà aspettare un mese.

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A vista La sala d’attesa trasforma in corsia d’emergenza (Cambi/Sestini)

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