Prof e studenti, raffica di assenze Orari ridotti e già torna la dad
A casa un alunno su quattro e circa il 15% tra docenti e personale Tante supplenze non accettate. La Cgil: lasciati soli dal governo
La scuola riparte ma deve fare i conti con la raffica annunciata di assenze e quarantene: in Toscana in media il 15% tra docenti e personale e il 25% degli alunni ieri non è rientrato perché positivo o in isolamento, secondo i dati dell’ufficio scolastico regionale. Così le scuole si destreggiano tra supplenze quasi introvabili, dad ma solo per alcuni studenti, orari ridotti o rimodulati. E soprattutto con una totale incertezza che si riflette sulle famiglie, perché l’organizzazione di oggi potrebbe non tenere domani.
«Viviamo giorno per giorno. Al mattino arrivo a scuola, pronta a ogni scenario, guardo la situazione e poi mi organizzo» dice Francesca Cellai, preside dell’alberghiero Buontalenti. Come tutti i suoi colleghi, si arma con pazienza e una buona dose di flessibilità per organizzare ogni giorno la propria scuola. Ieri mancavano 58 ragazzi, 17 professori e 6 amministrativi. Alcune classi hanno fatto lezione on line perché neanche modificando l’orario era possibile garantire la copertura. All’alberghiero Saffi a inizio mattinata risultavano 45 studenti in isolamento o quarantena, dopo poche ore erano già 60. Al liceo Galileo di Firenze il personale scolastico a casa era il 5% mentre più alta, almeno il 7%, la percentuale degli studenti in quarantena o isolamento. «Viviamo alla giornata e se avremo difficoltà riorganizzeremo gli orari» dice la preside Liliana Gilli. Al comprensivo Botticelli «sei classi della primaria fanno metà giornata, sei delle medie hanno entrate posticipate o uscite anticipate» spiega il dirigente Paolo Boncinelli. Al liceo Machiavelli assenti in 250, al liceo artistico di Porta Romana 152, al Gobetti Volta di Bagno a Ripoli 220.
La Cgil va all’attacco: «Nonostante questa situazione fosse ampiamente prevedibile, ancora una volta si è preferito non prendere provvedimenti e fare come se nulla fosse, ancora una volta i dirigenti scolastici, i docenti e il personale delle scuole per l’inazione del ministero sono rimasti soli a fronteggiare a mani nude la drammaticità dell’emergenza sanitaria».
L’inizio in salita non è soltanto per le scuole fiorentine. Al Convitto Cicognini di Prato erano assenti 40, tra collaboratori e docenti: «Siamo al delirio totale, fortunatamente avendo cominciato il 10 e non il 7 alcune classi abbiamo potuto avvisarle e gestirle con l’entrata posticipata o l’uscita anticipata», spiega la dirigente scolastica Giovanna Nunziata, tra le firmatarie dell’appello al governo per lo slittamento del riavvio della scuola. Gli alunni assenti in questa scuola sono una trentina, ma la stessa dirigente ha dovuto «compiere azioni di sorveglianza per alcune classi». Situazione ribaltata nel più grande degli istituti pratesi, l’Its Tullio Buzzi: poche defezioni nel personale, ma 200 allievi assenti.
La gestione è ancora più complicata negli istituti comprensivi dove le assenze del personale mettono in crisi sorveglianza e anche l’apertura dei plessi. Al Vespucci di Firenze oltre ai docenti assenti per isolamento ci sono anche gli 8 sospesi perché non in regola con la vaccinazione obbligatoria. «Le convocazioni dei supplenti sono andate a vuoto, le persone non accettano supplenze senza conoscere i termine», spiegano dalla scuola. Ci sono scuole materne con entrambe le maestre in quarantena costrette a fare orario dimezzato, come al Pontormo di Carmignano, perché è stata trovata una sola sostituta.
Nelle scuole elementari fiorentine 15 istituti hanno garantito l’orario intero, 9 lo hanno ridotto per mancanza di personale; nei nidi sono mancati 40 educatori, 15 esecutori, 3 cuochi, nelle materne comunali 12 insegnanti e 12 esecutori, ma è stato garantito l’orario pieno. «Alcune criticità ci sono state, ma considerando la situazione epidemiologica in corso il bilancio del primo giorno è positivo», afferma l’assessore fiorentina Sara Funaro.
I dirigenti Cellai (Buontalenti): viviamo alla giornata Nunziata (Cicognini): siamo al delirio totale, io stessa ho dovuto sorvegliare alcune classi