Se lo stile va a braccetto con la comodità Casual ed eco, ecco l’uomo del futuro
I capispalla colorati o classici, le camicie come giacche: le nuove tendenze
Un clima di attesa tra i visitatori, di fiducia verso il mercato e di attenzione alla situazione sanitaria che impone prudenza, distanze e mascherine. È quello che ieri si respirava tra gli stand, più ariosi del solito, allestiti nei padiglioni della Fortezza da Basso nel primo giorno di Pitti Uomo a Firenze.
Tra rinunce e annullamenti di eventi non più possibili per l’impennata di contagi, oltre 500 marchi hanno investito nella kermesse e puntuali, dalla prima mattina, erano presenti nei loro spazi per mostrare le collezioni che troveremo nei negozi la prossima stagione. Ed ecco i guardaroba ecosostenibili di Paul & Shark, i completi con giacche dai revers allungati e pantaloni dalla vestibilità comoda di Lardini che dal padiglione Classico Italia, si è trasferito in un’area open air allestita come una serra. Ma anche tanti
Doria
Essere qui è importante, è difficile mostrare online i nostri cappelli Ecoalf
Ci mancava l’interazione Siamo orgogliosi di essere tornati e di innovare
capispalla. Tecnici, colorati o classici. Dai piumini Save The Duck ai trapuntati con dettagli in velluto di Husky. I maglioni di lana shetland anni Sessanta di Alpha Studio, quelli militari di Lumberjack. Ancora le camicie pesanti che fungono da giacca con grandi disegni proposte da Pietra Salata. «Abbiamo rinnovato la fiducia a Pitti anche in questo momento fragile — ci racconta l’amministratore delegato di Mcs Gianfranco Sovernigo nel suo stand dove si celebra con capi casual la necessità di uno stile che sappia mediare la comodità con lo stile — per dare un segno di volontà, di impegno e valore al lavoro dell’intera filiera». «Siamo felici di esserci perché il nostro articolo — spiega Alessandra Maregatti del marchio di cappelli Doria 1905, che al padiglione centrale come novità ha portato un copricapo impermeabile che ricorda il bomber anni 80 — non è facile da far capire e quindi vendere online. Adesso aspettiamo i compratori ma già esserci è tanto». Pensieri condivisi anche da altri espositori che, ognuno nella sua area, rappresenta le diverse anime della moda intercettate dal salone. «Abbiamo sempre creduto nell’importanza delle fiere — è la convinzione di Javier Goyeneche di Ecoalf il marchio che ha anche vestito con il claim registrato dal 2008 because there is no planet b tutto il personale di stuart alla Fortezza da Basso — è un’opportunità fantastica per incontrare i nostri clienti e partner. Stiamo affrontando momenti difficili, ma crediamo che sia importante andare avanti e al tempo stesso innovare…ci mancava l’interazione, siamo orgogliosi di essere tornati a Pitti Uomo».