Trovati i vandali del presepe del Duomo
Sono tre ragazzi di Savona ripresi dalle telecamere mentre facevano i selfie con le statue
Posarono per un selfie con la statua del bambin Gesù. Poi si immortalarono con i cellulari tra le sculture in terracotta della Sacra Famiglia. Così danneggiarono l’opera di Luigi Mariani, artigiano di una storica fornace di Impruneta. Ora la bravata messa a segno la notte tra il 1 e il 2 gennaio nel presepe allestito sul sagrato in piazza Duomo, rischia di costare cara a tre giovani turisti arrivati dalla provincia di Savona per festeggiare il Capodanno. Al termine delle indagini dei carabinieri per i tre è scattata la denuncia con l’accusa di offesa a una confessione religiosa mediante vilipendio o danneggiamento di cose. Il più anziano ha 19 anni, il più giovane appena 17. A inchiodarli sono stati i video delle telecamere di sorveglianza interne al presepe e quelle della zona. I tre davanti agli investigatori dell’Arma hanno confessato di aver scattato le foto e di non essersi accorti di aver provocato la rottura di quattro dita del piede destro del Bambinello.
Erano in vacanza con alcuni amici a Firenze. Poi, quella notte, l’incursione nel Presepe. Le telecamere hanno immortalato i ragazzi tra le 3.30 e le 3.40 del 2 gennaio mentre posavano con le statue in terracotta a grandezza naturale.
Sono stati ripresi mentre sollevavano a mo’ di trofeo le statue del bambin Gesù, della Madonna e di una pecora, mentre si distendevano nel giaciglio e abbracciavano San Giuseppe. Poi sono ritornati in albergo, convinti che il filmato dell’«impresa» rimanesse custodito nei loro cellulari forse prima di finire sul web. Il giorno dopo la scoperta del raid, la condanna dell’arcivescovo Giuseppe Betori — «un atto vandalico che ferisce tutta Firenze» — e la denuncia del direttore dell’Opera di Santa Maria del Fiore.