Boom d’influenza, ospedali pieni «Rischiamo un Natale difficile»
Dieci casi ogni mille abitanti, al Meyer 130 ingressi al giorno: pronto soccorso in allerta
Tra l’influenza e le altre sindromi influenzali, il Meyer è sotto pressione. Dal lunedì al venerdì, ogni giorno al pronto soccorso arrivano in media 130 bambini. Ma nei fine settimana si arriva anche a 170 accessi al giorno. E il reparto di emergenza urgenza dell’ospedale pediatrico fiorentino è in sofferenza. I motivi sono molti e sono legati alla già ampia diffusione dell’influenza, che prima ha colpito i bambini, al freddo che ha portato all’aumento delle altre sindromi respiratorie, ma anche dalle cattive abitudini dei genitori, che nei week end portano i figli al Meyer, anche per problemi molto lievi e a distanza di qualche giorno dall’inizio della malattia, perché durante la settimana lavorativa non hanno voluto recarsi dal medico di famiglia o non hanno trovato posto.
In questo quadro, i dati nazionali della Rete di sorveglianza Influnet rivelano che già il 38% dei casi analizzati di sindromi respiratorie sono dovuti all’influenza vera e propria. Dopo i cattivi segnali arrivati dall’Australia, dove nel loro inverno l’influenza ha colpito duramente dopo due anni in cui le restrizioni Covid e le mascherine ne avevano ridotto la diffusione, così da trovare persone ora meno protette dal punto di vista immunologico al nuovo virus, la preoccupazione è alta.
La Toscana, secondo Influnet è entrata in zona Arancione, con oltre 10 casi di influenza ogni 1.000 abitanti. Non è lo scenario peggiore, Lombardia, Emilia Romagna e Umbria, sono già attorno a quota 20. E la distribuzione, nella nostra regione, vede ancora una concentrazione del virus tra gli zero e i 4 anni, dove ci sono 48 casi ogni mille bambini. Ma sale il tasso anche tra gli over 65 e nell’ultimo bollettino settimanale di Influnet sopra i 7 casi ogni mille. Negli altri ospedali, viste la gravi carenze di organico dei pronto soccorso, c’è grande preoccupazione: «Speriamo che il vaccino si dimostri valido e che se lo siano fatti in tanti, in particolare tra gli anziani, altrimenti rischiamo il collasso», spiegano in un reparto di emergenza urgenza di Firenze, dove al momento però «la situazione è sotto controllo». L’arrivo del freddo preoccupa: «Rischiamo un Natale difficilissimo», spiegano. L’allarme influenza è legato anche alle difficoltà dei pronto soccorso di trovare medici specialisti sul mercato — delle 60 assunzioni annunciate dalla Regione, secondo indiscrezioni, oltre la metà sarebbero regolarizzazioni di medici già in servizio nel nostro sistema sanitario —, ma anche all’allerta Covid che non molla la presa: il numero dei nuovi casi sembra stabilizzato (1.985 ieri, contro i 1.969 del sabato precedente) ma i ricoveri aumentano con 518 pazienti (contro i 263 di un mese fa). E le mini-bolle Covid ora sono di nuovo in bilico, si rischia la riapertura dei veri reparti Covid.
A Careggi Speriamo che il vaccino si dimostri valido e se lo facciano in tanti, sennò rischiamo il collasso