Riforma sanità, Giani promette: piano in 37 punti per abbassare l’aliquota Irpef
La promessa ai sindacati arriva dal governatore Eugenio Giani: nel 2025 l’addizionale regionale Irpef, alzata lo scorso dicembre per far fronte al disavanzo della sanità, sarà abbassata. È quanto emerge dal nuovo vertice che si è tenuto mercoledì tra il presidente toscano e Cgil, Cisl e Uil. Ridurre l’Irpef l’anno prossimo, dice lo stesso Giani, «me lo pongo come obiettivo e attraverso le prime misure sono ottimista sul raggiungere l’obiettivo di ridurre il carico fiscale dei cittadini». Non è chiaro a quanto potrà ammontare il taglio della tariffa, ma negli uffici della Regione si ipotizza che l’obiettivo sia quello di riportarlo almeno a un punto in meno. «Giani non ha potuto quantificare la riduzione, ma l’impegno che ha preso è stato solenne. È un primo risultato della nostra mobilitazione, che prosegue con questo obiettivo chiaro», dice Ciro Recce, segretario generale di Cisl Toscana. A fargli eco è Paolo Fantappie, segretario generale di Uil: «Accogliamo positivamente l’incontro e l’apertura di un confronto». Da parte sua, il segretario generale di Cgil Toscana, Rossano Rossi, guarda all’obiettivo di «difendere la sanità pubblica toscana al cospetto del definanziamento nazionale, riorganizzando i servizi a partire dalla sanità territoriale per garantire risposte migliori ai bisogni dei cittadini». Allo studio della direzione generale dell’assessorato generale alla Salute, ha spiegato Giani ai tre segretari, c’è un pacchetto di riforma in 37 punti per rendere più efficiente il sistema sanitario, ma al tempo stesso ridurre gli sprechi e risparmiare risorse. E, quindi, per riuscire a diminuire il disavanzo strutturale del bilancio della sanità. Il piano, una volta pronto, sarà presentato ai sindacati, per discuterlo e migliorarlo. «Abbiamo fatto la prima riunione di concertazione con i sindacati sulle linee di indirizzo che stiamo seguendo sulla gestione della sanità — spiega ancora il governatore — Questo tavolo, che è composto da Cgil Cisl e Uil, lo convocherò almeno una volta al mese per indicare le linee su cui ci stiamo muovendo: liste di attesa, pronto soccorso, costruzione e ristrutturazione delle case di comunità, modalità con cui riorganizzare la sanità e alleggerirne i costi».