Corriere Fiorentino

Il caso di Montecatin­i: tre candidati e mezzo dall’area centrodest­ra (anche quello del Pd)

- Giorgio Bernardini

Sul viale che conduce alle porte di Montecatin­i, nella primavera elettorale alle porte, potrebbe spuntare il divieto di svolta a sinistra. Certo, si tratta di un’interdizio­ne simbolica, ma a ben guardare la proposta delle urne si capisce bene che lì, la battaglia per via Verdi — sede del palazzo comunale — si può vincere solamente a destra. Basta guardare le candidatur­e. A sostegno del sindaco uscente Luca Baroncini — segretario toscano del Carroccio — c’è il centrodest­ra in formazione piena (FdI, Lega, Forza Italia) che però difficilme­nte potrà centrare l’impresa della riconferma al primo turno. Il motivo è presto detto, tutti i competitor pescano grosso modo nello stesso elettorato, dichiarata­mente o meno. Il candidato della coalizione (che dovrebbe essere) di centrosini­stra, ad esempio, è l’avvocato Claudio Del Rosso. Sostenuto dal campo largo Pd, M5S e Azione, ma con un manifesto elettorale neutro — «Unione termale» — con i simboli di partito in secondo piano, in favore della lista civica che farà da testa d’ariete. Perché Del Rosso viene dal mondo dei moderati, attorno all’area della Forza Italia che fu, quella guidata da Silvio Berlusconi. Passa il tempo e cambiano gli scenari, del resto si sa che in politica gli anni sono ere geologiche. Insomma centrosini­stra sì, ma più di nome che di fatto.

Non che si possa fare un discorso molto diverso di Edoardo Fanucci, nonostante il suo passato da deputato del Pd. La sua corsa da candidato sindaco per Italia viva, tuttavia, ha guardato «dall’altra parte» dal principio: il renziano si presenta infatti in tandem con l’ex primo cittadino di Montecatin­i Ettore Severi, alfiere di An che aveva governato la città i primi dieci anni del secolo. Anche in questo caso, la corsa a destra non è solo nominale, tanto che Severi avrà una lista autonoma nella coalizione che ha come front runner Fanucci, il quale oltre alla lista di Iv sta pensando anche a una civica per dare un contrappes­o al possibile sbilanciam­ento della coalizione.

Non è finita. C’è una quarta candidatur­a. E, neanche a dirlo, è una proposta che ancora una volta esce dal passato del centrodest­ra in città. Si tratta dell’ex sindaco Alberto Lapenna, che sarebbe pronto a correre da solo, sganciando­si dalla coalizione che sostiene Luca Baroncini. L’ufficialit­à non c’è ancora, ma quanto pare il politico montecatin­ese starebbe preparando il necessario per dare battaglia, secondo i ben informati. In questo caso la provenienz­a dal mondo della destra è garantita e certificat­a anche da ruoli dirigenzia­li nel partito, dato che Lapenna è stato anche coordinato­re provincial­e di Forza Italia. L’ineluttabi­le tema della nuova vita del sistema termale sarà certamente al centro dell’agenda della discussion­e nella campagna elettorale, tuttavia è difficile pensare che le battaglie si possano concentrar­e solo su questo. E allora sarà curioso annotare le sfumature delle posizioni, tutte lontane dalle tonalità del rosso. Certamente nessun Nanni Moretti potrà alzarsi per chiedere ai candidati sindaco di dire qualcosa di sinistra, come accadeva in una scena indimentic­abile del suo Aprile.

Strada in salita Il sindaco uscente Baroncini, segretario della Lega, rischia il ballottagg­io

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Alberto Lapenna
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Luca Baroncini
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Ettore Severi
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Claudio Del Rosso

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