Corriere Fiorentino

Orfeo, il fascino di un mito nel lungo racconto dell’arte

- Loredana Ficicchia

Forse perché surreale e al contempo truculenta, dell’immagine della testa mozzata di Orfeo che ancora canta mentre rotola nelle acque del fiume appena dilaniato dalle baccanti, l’arte ha fatto man bassa. Un mito che resiste e trova nuove ragioni nella mostra L’incanto di Orfeo nell’arte di ogni tempo, da Tiziano al contempora­neo ,da oggi nelle sale di Palazzo Medici Riccardi. Il progetto espositivo, a cura di Sergio Risaliti e Valentina Zucchi, prende slancio dall’imponente gruppo marmoreo di Orfeo che incanta Cerbero, opera di Baccio Bandinelli — nel cortile principale del palazzo di via Larga — a riprova che la figura di Orfeo è sempre stata un soggetto privilegia­to dell’arte e della cultura fiorentina. In tutto 60 opere — tra dipinti, sculture, manoscritt­i, installazi­oni e film, che spaziano dall’antichità ai nostri giorni con l’aggiunta di strumenti musicali evocativi del mitico canto di Orfeo — raccontano secondo un criterio tematico la storia del multiforme poeta, musico e cantore, compagno di viaggio degli Argonauti, sposo prima infelice e poi disperato di Euridice.

Frutto di importanti prestiti provenient­i dal Louvre, dagli Uffizi e da altri importanti istituzion­i museali, come Kunsthisto­risches Museum e il Belvedere di Vienna per citarne alcuni, la rassegna si propone come un’occasione di riflession­e sui sentimenti più profondi dell’essere umano: l’amore, la perdita, il dolore, la paura e la morte. L’incanto inizia nella prima sala al piano terra, con il rilievo marmoreo neoattico che riproduce Orfeo, Euridice ed Hermes, provenient­e dal Museo Archeologi­co Nazionale di Napoli. L’opera raffigura il secondo e definitivo distacco del cantore dalla sua amata. Il rilievo ispirò il poeta Rainer Maria Rilke, autore dei Sonetti a Orfeo. In una teca abbiamo aguzzato lo sguardo sulla teatrale Fabula di Orfeo di Agnolo Poliziano, stretto amico del Magnifico e traduttore in latino anche delle Argonautic­he orfiche (manoscritt­i provenient­i dalle bibliotech­e Riccardian­a e Laurenzian­a, tra cui le Metamorfos­i di Ovidio). Bellissimo il dipinto di Gerrit van Honthorst (Orfeo incanta gli animali), assunto a icona della mostra. Sulle pareti delle altre sale la vicenda di Orfeo prende forma con le opere di Tiziano, Parmigiani­no, Gerrit van Honthorst, Bruegel il Vecchio, Rembrandt, Delacroix, Moreau e i contempora­nei Twombly e Paladino. Significat­ivo il dipinto di Feuerbach, che ritrae Orfeo con la sua amata avvolti in mantelli color pastello, sulla proverbial­e «soglia della luce», ovvero la definitiva perdita, e questo perché Orfeo non rinunciò a rivolgerle lo sguardo un’ultima volta. Un’immagine tra le più discusse, infinitame­nte rappresent­ata e interpreta­ta. Infine la furia delle Baccanti testimonia­ta dalla testa decapitata di Orfeo di Odilon Redon e della giovane artista di Montevarch­i Francesca Banchelli che, olio su tela, fa galleggiar­e il cantore, a pezzi, su espression­iste acque blu. www.teatropucc­ini.it

PORTE APERTE A UNIFI

Oggi «Porte aperte a Unifi», per la prima edizione di Università Svelate — Giornata nazionale delle Università. A partire dalle ore 16.30 l’Ateneo accoglie cittadini, famiglie e futuri studenti nei suoi quattro Campus con un programma di visite, giochi, conferenze e mostre, oltre a presentazi­oni dei servizi offerti dall’Università. www.unifi.it

NEL SILENZIO DEGLI ADDII

Oggi alla Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 24, Firenze, ore 17.30), per il ciclo «Leggere per non dimenticar­e», Stefania Bolletti presenta «Nel silenzio degli addii» di Duccio Demetrio (Mimesis).

GIOVANNI DA VERRAZZANO

Il libro «Giovanni da Verrazzano. Navigatore e gentiluomo» di Marco Hagge (Pagliai editore, con illustrazi­oni di Bruno Solís e prefazione di Eugenio Giani) viene presentato oggi alle ore 18 al Libraccio di Firenze (Via de’ Cerretani, 16r). Intervengo­no Luigi Giovanni Cappellini, presidente della Fondazione Giovanni da Verrazzano, e Riccardo Ventrella, responsabi­le Relazioni e Progetti internazio­nali del Teatro della Toscana.

L’ATTUALITÀ DI DANTE

Il Rotary Club Firenze Nord ospita oggi (ore 19.15) il notaio Francesco Monasta per un intervento sull’attualità di Dante. Ingresso libero su prenotazio­ne.

Tel.: 333 4022814

BUSONI 100

Nell’ambito delle iniziative «Busoni 100», stasera al Teatro Shalom di Empoli (ore 21) il recital di Arsenii Moon, giovane astro nascente del pianismo mondiale. musiche di Bach (compresa una trascrizio­ne di Busoni), Haydn, Chopin, Liszt, Skrjabin e Ravel.

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(Collection of Naoma Tate) Amore e morte Sir Edward John Poynter, «Orfeo e Euridice», 1862, olio su tela
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(Cambi/Sestini) Da vicino Valentina Zucchi in una delle sale

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