Corriere Fiorentino

Più vicina l’alleanza Pd-M5S, Del Re tra Saccardi e Montanari

Entro il fine settimana si dovrebbero sciogliere gli ultimi nodi

- Giorgio Bernardini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il M5S sempre più vicino al sodalizio con gli ex nemici del Pd, Cecilia Del Re al bivio tra Tomaso Montanari e Matteo Renzi. Manca un mese alla consegna delle liste elettorali per Palazzo Vecchio: gli angoli delle geometrie variabili sulle alleanze si fanno sempre più stretti. «Prima si poteva mediare senza perdere terreno, ma ora, con Schmidt sceso in campo, non è più possibile», ripetono nelle loro analisi i protagonis­ti delle intese perdute e di quelle cercate.

A partire dai maggiorent­i del Pd, che danno le carte come forza maggiorita­ria e hanno accettato di aderire all’esperiment­o fortemente incoraggia­to da Roma: «Il caso Bari , per l’appunto, è solo un caso», spiegano i colonnelli di Elly Schlein in Toscana, che dopo il divorzio definitivo dagli attuali alleati al governo della città — Italia Viva — cercano di chiudere l’alleanza con i pentastell­ati. Anche l’ex premier Giuseppe Conte, dicono dal Movimento a Firenze, incoraggia la stessa strada.

E gli anni di opposizion­e durissima? E l’aeroporto, a cui la candidata Sara Funaro (Pd) è apertament­e favorevole? Anche questi ostacoli paiono essere stati superati, se è vero che le riunioni che si sono svolte hanno ricomposto antichi dissidi personali. Per l’ampliament­o di Peretola invece sarà probabilme­nte utilizzato lo stesso antidoto sperimenta­to con l’alleanza Verdi e Sinistra, che fa già parte della coalizione dall’inizio: le forze politiche continuera­nno ad esprimere la loro posizione, mentre il tema non sarà nemmeno menzionato nel programma elettorale. Se l’alleanza non dovesse andare in porto il M5S è già pronto per correre in solitaria con il proprio simbolo e il proprio candidato, ma sarebbe escluso qualsiasi riavvicina­mento con lo storico dell’arte Tomaso Montanari e la sua «11 Agosto». Chi guarda ancora come una possibilit­à alla corsa comune con il rettore dell’Università per stranieri di Siena è invece Firenze Democratic­a.

La sua leader Cecilia Del Re è tentata dalle sirene della candidata renziana Stefania Saccardi: «Con Cecilia ho un buon rapporto sul piano personale, la stimo. Se ci sarà la possibilit­à di incontrars­i bene — dice l’assessora regionale — altrimenti in bocca al lupo anche a lei». Anche in questo caso la decisione potrebbe arrivare nel weekend. A proposito di Schmidt, ieri ha detto la sua anche Pierluigi Bersani. Tornando ad attaccare Matteo Renzi: «Lui è abituato a giocare in mezzo, può darsi che magari quella candidatur­a lì non gli dispiaccia, chi lo sa».

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