I figli, Maradona, la fede ritrovata Gli amici: marito e babbo meraviglioso
Tifoso del Napoli, si era trasferito con la famiglia in Toscana 12 anni fa
Una famiglia unita. Tre figli. La passione per il Napoli e la fede in Dio. Antonio Morra, 47 anni, si era sposato nel 2007 con Pina Scuotti: da loro matrimonio erano nati tre figli. Il più grande di 16 anni, la bimba di 9 e il maschietto più piccolo di 6. Morto al concerto dei Subsonica che si è svolto giovedì sera, Morra lavorava come magazziniere per una ditta in Toscana. Da alcuni anni viveva a Pistoia nel quartiere di Porta Lucchese dove tutti lo ricordano come «una persona riservata e schiva». Morra era un tifoso del Napoli, anche se era nato a Potenza: sul suo profilo Facebook ci sono varie foto di Maradona e diversi video di partite viste allo stadio.
Sono molti i post che dedica alla fede e a Dio. «Ho capito che solo Gesù salva», c’è scritto sulla propria bacheca. O anche: «Dio è grande». E infine: «Non occorre essere perfetto per servire il Signore; donagli il cuore ed Egli ti darà il potenziale per adoperarti!». Il 22 settembre 2016 scrive ancora su Facebook: «Il Signore è la mia forza... tutto ciò che è in me lodi l’Eterno... dico questo perché Dio ha fatto così grande nella mia vita: e sono nella gioia. Nella vita ho provato tante cose che mi davano un enorme piacere, ma mi lasciavano sempre vuoto e dovevo ricercarle sempre di più! Non saziavano la mia sete, avevo sempre sete più sete ancora. Adesso ho una fonte che mi disseta davvero e il mio vuoto e riempito da una sola presenza: l’Eterno. Cercate L’eterno mentre lo si può trovare: buona notte a tutti i ricercatori».
La maggior parte delle foto pubblicate lo ritraggono assieme alla moglie e ai figli. Della sua prima figlia ha scritto: «Un padre con la figlia è la cosa più bella del mondo. Un padre vuole che lei si senta una principessa!». Racconta un’amica: «Era una persona meravigliosa, un marito e un padre devoto. Lui e la moglie stavano insieme da una vita e ho sempre ammirato il loro rapporto perché andava oltre ogni cosa. Era gentile e disponibile, un vero e grande amico con la A maiuscola. Era una gran bella persona e lascerà un vuoto immenso».
L’amica spiega anche il rapporto che Antonio Morra aveva con Dio. «Aveva ritrovato la fede: nella religione aveva trovato la luce che ti riaffaccia alla vita dopo un momento buio». «Quando passavano tutti insieme erano meravigliosi» dice un vicino.
Anche al Tabacchi del quartiere si ricordano di lui. «Passava a comprare le sigarette, l’ho subito riconosciuto quando ho visto le foto sui giornali».
In tanti, soprattutto chi lo conosceva bene, non hanno voglia di parlare, lo ritraggono come una persona buona e riservata. Ma che la notizia abbia scosso l’intera via è chiaro. Ci sono persone che si parlano da terrazzi, e altre sull’uscio che rientrano subito in casa se passi vicino. Sua moglie Giuseppina, «Pina», è distrutta e non vuole sentire nessuno. «Le ho lasciato un messaggio, lei mi ha risposto con un cuore: ho capito che non era ancora il momento» confida un’amica di lungo corso, che preferisce non far comparire il suo nome. «Conoscevo Antonio tramite la moglie, era una persona fantastica, con i suoi bambini era un babbo meraviglioso» dice tra i singhiozzi. «È impossibile rendersi conto di questa tragedia».
«Stavano insieme da quando erano ragazzi, una famiglia meravigliosa — aggiunge — erano saliti da Napoli da soli almeno 12 anni fa per cercare condizioni di lavoro migliori e a Pistoia avevano allargato la famiglia con altri due bambini. È una tragedia enorme per tutti».
❞ L’amica Ho lasciato un messaggio alla moglie, mi ha risposto con un cuore Siamo tutti sconvolti