Così le foto della Mole girano il mondo
La Mole Antonelliana in Cina. Non è una versione asiatica del simbolo di Torino, ma la copertina di un calendario che sta letteralmente girando il mondo e che quest’anno, per una strana coincidenza, ha varcato per la prima volta il confine del «Celeste impero». È la copertina del calendario 2021 del fotografo biellese Valerio Minato.
La Mole Antonellina in Cina. Non è una versione asiatica del simbolo di Torino, ma la copertina di un calendario che sta letteralmente girando il mondo e che quest’anno, per una strana coincidenza, ha varcato per la prima volta il confine del «Celeste impero». La guglia che domina il capoluogo piemontese, con la corona alpina a fare da sfondo, è la copertina del calendario 2021 del fotografo biellese Valerio Minato. Oramai torinese di adozione – vive in città dal 2005 –, si è fatto apprezzare, come diversi suoi colleghi, per gli scatti che mostrano vie e monumenti da diverse prospettive, con giochi di luce o in occasione di particolari eventi atmosferici. È il caso della Mole «incorniciata» da due fulmini. La fotografia è stata scattata ad agosto, durante uno dei temporali che hanno distrutto tetti e coltivazioni, indice di un cambiamento climatico sempre più aggressivo. Quell’immagine ha fatto il giro dei social. Anche gli scatti che compongono il calendario, però, hanno girato parecchio. Oltre alla Cina, quest’anno Minato ha spedito per la prima volta anche in Cile, Australia e Turchia. Nazioni che si aggiungono a destinazioni oramai abituali come Stati Uniti e Canada. Per restare in Europa, fra le novità ci sono Norvegia, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo, Belgio e Croazia. Un segno dei tempi, perché in molti hanno scelto le fotografie di Torino per «raggiungere» persone bloccate all’estero dalla pandemia. Molto più che in passato e verso destinazioni nuove. «Tutto il comparto spedizioni ha avuto un incremento notevole – racconta il fotografo – ea livello locale sto inviando di più verso la provincia. All’estero ci sono molti stranieri che ricevono: c’è chi ha lavorato a Torino per un po’ oppure ha fatto qui l’erasmus, ma ci sono
❞ I biglietti di auguri riportano frasi come «ti mando un pezzo della nostra città, sperando di rivederti presto». Sono spesso accompagnate da lunghi messaggi d’amore per Torino