Crisi di impresa, da Torino parte l’idea di una proposta di legge
Seecondo Banca d’italia, a causa della pandemia, alla fine del 2020 oltre il 12% delle imprese italiane rischiano di trovarsi in situazione di crisi conclamata. Per le nostre imprese piemontesi la situazione appare ancora più grave.
Fra le altre iniziative, appare necessario e urgente offrire alle aziende in difficoltà strumenti concreti, di carattere legislativo, per fronteggiare la crisi.
In quest’ottica il Centro Crisi dell’università di Torino, in stretta e fattiva collaborazione con l’ordine dei Dottori Commercialisti di Torino, con la Fondazione “Piero Piccatti e Aldo Milanese” e con l’adesione dell’ordine degli Avvocati di Torino e il Centro di Ricerca sulle Scienze
Giuridiche della Link University di Roma ha predisposto un progetto di legge (http://www.centrocrisi.it/wpcontent/uploads/2020/05/centro-crisi_proposta-procedura-semplificata-02.pdf) teso – in buona sostanza – ad introdurre una procedura semplificata di composizione assistita della crisi, anticipando quella molto più rigida ed oggi inadeguata prevista dal Codice della Crisi, la cui entrata in vigore è stata posticipata al settembre del 2021.
La finalità è quella di porsi realmente a fianco dell’impresa in difficoltà, ed in particolare delle PMI, al fine di offrire alle stesse, in una sede protetta (le Camere di Commercio), la chance di discutere - in modo sereno e senza l’incombere di un fallimento - della loro situazione patrimoniale, economica e finanziaria per individuare con l’ausilio di consulenti terzi, ma scelti dall’impresa, soluzioni concrete per superare – ove possibile - la crisi e rimanere sul mercato con i conseguenti benefici per tutti.
Uno strumento agile e rapido per ristrutturarsi ed evitare il fallimento, mediante la negoziazione di accordi con i creditori dell’impresa, salvaguardare il valore produttivo, sociale ed erariale dell’azienda e tutelare i livelli occupazionali, anche in vista della cessazione – prima o poi – del divieto di licenziamento.
Una procedura, quella proposta, friendly per l’impresa in difficoltà, che si svolge fuori dalle aule dei Tribunali e che dunque potrà anche alleviare il loro carico, favorendo l’impiego di strumenti negoziali.
L’auspicio è che il legislatore ascolti la voce che si leva unisona sia dal mondo accademico, sia da quelle professioni (soprattutto quella dei dottori commercialisti) da sempre vicine, per conoscenza ed empatia, alle imprese, soprattutto alle PMI.
L’obiettivo è semplice: offrire alle aziende in crisi, soprattutto a causa della persistente pandemia, la prospettiva – laddove possibile - di potersi riorganizzare ed essere restituite al mercato, attraverso processi di negoziazione assistita con i loro creditori. *Presidente del Centro Crisi
Università di Torino **Vicepresidente della Fondazione
«Piero Piccatti e Aldo Milanese»
L’obiettivo La finalità è quella di porsi realmente a fianco dell’impresa in difficoltà