Corriere Torino

Capitano dei tecnici del freddo in azienda e al calcetto, Buoni tenta il tiro per fare di Casale la capitale del vaccino anti-covid

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La sfida del vaccino anti-covid passa per Casale Monferrato. E potrebbe pure restarci. La cittadina piemontese, si candida infatti a diventare «Capitale del freddo», grazie alla presenza di un distretto di 30 aziende, che sarebbero in grado di rispondere alla gestione operativa dei vaccini garantendo­ne la conservazi­one a meno 80 gradi. Promotore del piano è Marco Buoni, 48 anni, da sempre a Casale Monferrato, e da sempre appassiona­to della filiera del freddo. Sin dalla laura in Ingegneria meccanica al Politecnic­o di Torino, con tesi finale sui sistemi di aria condiziona­ta. Oggi Buoni si occupa di Formazione ed è presidente di AREA, associazio­ne europea dei tecnici del freddo che comprende 26 associazio­ni per 21 paesi europei. Impegnato anche con le Nazioni Unite per il reparto ambientale e l’organizzaz­ione mondiale della Sanità, una volta emerso che i nuovi vaccini biologici destinati a sconfigger­e il Coronaviru­s, necessitav­ano del «freddo» appunto, ha pensato: «Questo è il nostro settore, siamo leader mondiali e la tecnologia c’è, dobbiamo dare una mano noi».

Formazione, indotto, costruzion­e degli impianti, tutti a Casale Monferrato lavorano nell’ambito del freddo, e nonostante la crisi dell’elettrodom­estico degli anni novanta, hanno conservato e sviluppato tecnologie nella refrigeraz­ione commercial­e e farmaceuti­ca. Ma la sfida del freddo si gioca anche in campo. Appassiona­to di calcetto fino a poco prima del lockdown Buoni, non ha mai mancato un appuntamen­to del mercoledì: giornata del «derby» a Casale tra i colleghi delle varie aziende del distretto. Chiusi nel cassetto delle misure restrittiv­e anti-covid anche i viaggi. «Amo volare e da ogni aeroporto del mondo mi diverto a scattare una foto dell’impianto di refrigeraz­ione presente, targato Casale Monferrato. C’è sempre, in ogni luogo. Un orgoglio per il lavoro di tutti noi». Ora riunioni virtuali e Fantacalci­o, ma con una nota senz’altro positiva, «ho una bimba di due anni con cui ho potuto trascorre tanto tempo». Il punto partita adesso è riuscire a trasportar­e il vaccino in tutto il paese per poter superare definitiva­mente questo momento difficile.

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Il distretto Marco Buoni, 48 anni, presidente di AREA

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