L’ecommerce lo dice con un fiore
Il Covid ci ha insegnato, anzi meglio ci sta obbligando a comprendere e speriamo definitivamente, quanto nulla possa essere dato per scontato. Oltre agli affetti, la salute (propria e degli altri), il lavoro, ai primi posti c’è sicuramente la natura. Sia in versione macro (parchi, giardini, fuori porta) sia in micro se così si possono definire le piante per la casa, i terrazzi, i balconi, i giardini. Il Peraga Garden Center, che è oggi uno dei più grandi di tutta Italia, nacque 44 anni a Mercenasco (Torino) fa da un’idea di Gianni Peraga: 12mila metri quadri di negozio e oltre 70mila prodotti, un vero riferimento per gli amanti del verde, dell’home decor e del giardinaggio in tutte le sue sfaccettature, «in particolare — specifica Peraga — siamo tra i più importanti referenti del biologico, settore che ha avuto un boom di interesse anche e soprattutto nel primo lockdown quando tanti hanno incominciato a coltivare sui balconi». Peraga è inoltre il più grande importatore di bulbi di tulipani olandesi. Visto come si metteva la situazione durante la prima fase di chiusura, per non trovarsi a dover licenziare i loro quaranta dipendenti, l’azienda ha investito pesantemente nella direzione della rete potenziando il più possibile lo shop online. In vista delle feste (nessun Dpcm sta ancor vietando abeti e decorazioni) è stato inaugurato il Virtual Shopping di Natale: attraverso il sito (www.peragashop.com) si accede a un tour virtuale che permette di navigare tra tutti gli scaffali alla scoperta delle oltre 5 mila referenze che si possono acquistare comodamente con un click. Gli acquirenti trovano dagli alberi di Natale, ai presepi a ogni genere di decorazione possibile. Dice il patron Gianni: «Il primo lockdown ci ha insegnato molto e lo abbiamo affrontato con responsabilità. Il nostro impegno nel puntare sull’on
Alle porte di Torino, a Mercenasco, Gianni Peraga mette in vetrina 70 mila articoli verdi line ci ha ripagati. Complice la primavera e la voglia degli italiani di distrarsi dedicandosi ai loro spazi green, abbiamo visto gli ordini crescere quotidianamente. Sebbene riuscissimo ad evaderne più di 400 al giorno ancora non bastava. Il futuro di una gran parte dell’economia passa dalla rete, noi ci abbiamo sempre creduto e fino ad ora questo modo di operare ci ha dato ragione. L’ecommerce potrà mai sostituire il commercio classico, ma sarà una buona spalla per farlo sopravvivere». Peraga investe parecchio nella formazione delle risorse umane verso la digitalizzazione, «il nostro Natale 2020 si sta chiudendo on line ma la nostra azienda non si ferma mai. Sono già in mare i container delle piscine, dei mobili da giardino e degli ombrelloni per affrontare i primi sei mesi della stagione 2021». La passione per le piante è la vera spinta che sta dietro un’azienda che, nonostante il periodo difficile, non rinuncia all’espansione anche se, nessun imprenditore poteva prevedere un periodo tanto difficile. «La luce in fondo al tunnel si vede a patto che il governo dia veramente un indennizzo a fondo perduto adeguato».