Torino in foto gira il mondo

Un racconto in forma di calendario venduto in Europa ma anche in Cile, Australia, Turchia, Stati Uniti e Canada

tante persone che hanno parenti in altri Paesi». E i biglietti di auguri riportano frasi come «ti mando un pezzo della nostra città, sperando di rivederti presto». Le richieste a Minato, poi, sono spesso accompagnate da lunghi messaggi d’amore per Torino, frutto talvolta di storie originali. Per l’invio «oltre la Grande muraglia», infatti, a ordinare il calendario è stata una coppia cinese, ma la connessione è avvenuta per via del calcio. I due sono tifosi della Juventus e seguendo una pagina Facebook dedicata al club hanno scoperto quella del fotografo (facebook.com/valeriominatoph), così lo hanno contattato. Ora le spedizioni sono già più di 500. «I calendari di Torino sono stati fatti prima di me e saranno sempre fatti – aggiunge Minato – e la mia modalità (con un’intensa attività social e la cura dell’aspetto grafico, di cui si occupa Studio Partners, ndr) è stata mutuata anche da altri. Se qualcuno prende spunto da una tua idea vuol dire che è buona». Ora, con l’impossibilità di muoversi, è evidente che le spedizioni aumentino – un po’ in tutti i settori –, tuttavia attrae la possibilità di vedere comunque la città. Torino, insomma, viaggia lo stesso. «Studio il territorio – rivela il fotografo – e il mio background universitario mi ha aiutato (è laureato in Scienze forestali e ambientali, ndr). Utilizzo strumenti base di cartografia e mappe con linee di quota, per capire da dove salire per scattare, a seconda dei casi. La foto del fulmine? Avevo lavorato tutto il giorno, tornato a casa avevo notato il cielo: si stava annuvolando. Sono subito andato a cercare un punto in collina, peraltro uno dei più classici sotto al Monte dei Cappuccini, per essere sulla stessa linea della Mole e del temporale. Ho preso grandine e pioggia ma l’occasione era ghiotta, fa parte del gioco». E già sta immaginando i prossimi scatti. Protagonista? La luna.