Corriere Torino

Napione, un maestro (tutto Toro) senza età

- Lor. Ig,

Gianni Napione, torinese doc, è diventato maestro nazionale FIT, carica che ancora oggi ricopre, 44 anni fa, al termine della stagione 1975-76 in quella che era la Scuola Maestri di Roma: «Un anno speciale – ricorda oggi – per il titolo conseguito e la coincidenz­a con la vittoria dello scudetto, l’ultimo della sua storia, del mio Toro. Che è una vera e propria fede, coltivata come l’amore e della passione per la racchetta e l’insegnamen­to. Entrambe sono ancora molto vive in me». Per il maestro Napione sembra che il tempo si sia in qualche modo fermato. Un segreto per la longevità? «Mantenersi in forma e agonistica­mente vivi. È difficile trasmetter­e il seme della competizio­ne ai tuoi allievi, di ogni età, se non sei il primo a misurarti ancora sul campo». Ex C1 nei tempi in cui le classifich­e erano differenti, ora il 67enne Gianni Napione è uno dei massimi protagonis­ti nelle categorie Over: «Forse i risultati più importanti li ho colti proprio da “vecchietto” — sottolinea — come il titolo di vicecampio­ne italiano Over 60 nel 2013, il bronzo a squadre due stagioni fa con i colori del Monviso nella stessa categoria, ed ancora in due occasioni il titolo di vicecampio­ne italiano di doppio misto a fianco di Michelina Valente. Ma una delle più grosse soddisfazi­oni profession­ali è aver mantenuto ottimi rapporti con tutti i miei allievi, che hanno sempre avuto del sottoscrit­to la massima stima». Una vita trascorsa al Monviso Sporting Club è

delle note caratteriz­zanti il personaggi­o: «Ho iniziato a giocare a tennis a 12-13 anni, abbastanza tardi rispetto agli standard attuali perché i miei genitori gestivano l’allora Dopolavoro Ruffini nel quale c’era anche un campo da tennis oltre a 8 campi da bocce. Ricordo un feeling immediato con la racchetta e il gesto. Nel frattempo era nato il Monviso (anno 1968) ed il primo presidente, Umberto Quario, mi chiese se volevo far parte delle squadre agonistich­e del circolo. Così prese forma quello che è diventato un vero e proprio rapporto profession­ale e affettivo. Per diverse stagioni sono stato anche direttore tecnico del centro. Ora mi occupo delle lezioni private, dell’attività Over e di quella sociale del club».

Un centro che si è rinnovato guardando ad una nuova e multiforme proposta: «Grazie all’impegno e alla passione dei fratelli Ponzano stiamo vivendo una nuova fase della storia del circolo, con l’agonismo e la scuola tennis che sono tornati in primo piano e un’offerta di servizi sempre più ampia. Motivazion­i rinnovate e ulteriori per l’intero staff».

«Mantenersi in forma e agonistica­mente vivi è fondamenta­le per insegnare a vincere»

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Maestri Gianni Napione e Andrea Tosin

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