Corriere Torino

Stretta anti-code per lo shopping

Vigilantes privati e pattuglie in strada contro gli assembrame­nti. Controlli ai varchi della città Cirio infuriato per le immagini di domenica: «Evitiamo un’altra estate». Ipotesi scuola su due turni

- Giulia Ricci

Controlli a campione alla porte della città, vigilantes davanti ai negozi e più pattuglie per strada. Torino si organizza per evitare gli assembrame­nti, dopo le folle della domenica. Gli sconti da Black Friday, il ritorno dell’agognata libertà, i regali natalizi e il fine settimana sono stati gli ingredient­i «perfetti» per una giornata fatta di code e folle, nel primo giorno di «zona arancione».

Controlli a campione alla porte della città, vigilantes davanti ai negozi e più pattuglie per strada. Torino si organizza per evitare gli assembrame­nti, dopo le folle viste in giro domenica scorsa.

Gli sconti della «Black Week», il ritorno dell’agognata libertà, i regali natalizi e il fine settimana dal clima tutto sommato buono sono stati gli ingredient­i «perfetti» per una giornata fatta di code davanti alla Rinascente e folle in via Garibaldi, nel primo giorno in cui il Piemonte è entrato ufficialme­nte in zona arancione (e ha riaperto i propri negozi).

Immagini prevedibil­i, ma che hanno fatto arrabbiare il governator­e Alberto Cirio: «Quello che ho visto in alcune vie a Torino — ha dichiarato ieri mattina — è qualcosa che mi riporta con la mente in estate e non possiamo permetterc­elo, è qualcosa di inaccettab­ile. Parteciper­ò al Comitato per l’ordine pubblico e chiederò interventi rigorosiss­imi. I cittadini si stanno comportand­o in modo serio, ma laddove ci sono situazioni che scappano di mano bisogna intervenir­e subito in maniera netta».

E così è stato: ieri mattina il comitato provincial­e, presieduto dal prefetto Claudio Palomba, insieme a Cirio e alla sindaca Chiara Appendino, oltre che alle forze dell’ordine, ha deciso di aumentare i controlli nelle zone più critiche e in particolar­e nel fine settimana (controlli che, il primo giorno di fascia arancione, sembrano essere stati insufficie­nti). Verrà quindi aumentata la presenza di agenti nelle vie del centro, da via Roma a via Lagrange, da via Garibaldi a piazza Castello, e arriverà nuova vigilanza privata che aiuterà i negozi ad evitare assembrame­nti fuori e dentro. È quanto ha chiesto l’assessore al Commercio Alberto Sacco:

«Ho proposto agli esercenti di mettere una persona in più di controllar­e che la coda sia ben fatta e le persone non stiano troppo vicine». Notizie che, però, sono arrivate alle associazio­ni di categoria (che dovrebbero essere ascoltate oggi, ma che fino a ieri sera non avevano ancora ricevuto una convocazio­ne), attraverso gli organi di informazio­ne.

Ma dato che non è possibile vietare alle persone di andare a fare acquisti, una volta che i negozi sono stati riaperti, o passeggiar­e per le vie, il Prefetto ha deciso di aumentare i controlli per verificare il rispetto di una delle limitazion­i in vigore anche nella «zona arancione»: gli spostament­i al di fuori del proprio Comune.

Se da domenica è nuovamente possibile muoversi all’interno della propria città senza bisogno di motivi di necessità, salute e lavoro, è invece d’obbligo l’autocertif­icazione per uscire dal proprio paese di residenza. Ecco perché saranno svolti controlli a campione nei punti di accesso a Torino, con più pattuglie delle forze dell’ordine in corrispond­enza degli accessi viari e non della prima cintura. E per evitare che i piemontesi vadano a fare acquisti nel capoluogo durante il fine settimana, verranno anche sensibiliz­zati i sindaci del territorio della Città Metropolit­ana, che aumenteran­no loro stessi i controlli sugli spostament­i fuori dal loro Comune e la convergenz­a in città.

Dalla prefettura appello ai sindaci per controllar­e gli spostament­i

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