Corriere Torino

Forza Italia: «Sondaggio sui nomi, vogliamo vincere non partecipar­e»

Zangrillo: «Cerchiamo il profilo giusto». Scanderebe­ch con gli azzurri: «Mi sento a casa»

- G. Ric.

Un sondaggio per decidere il candidato del centrodest­ra alle comunali del 2021. È l’idea lanciata da Forza Italia nel giorno dell’apertura ufficiale della campagna elettorale, con l’entrata in gioco dell’ex dem e consiglier­a comunale Federica Scanderebe­ch. «La domanda è semplice — afferma il coordinato­re cittadino, Marco Fontana — la coalizione vuole partecipar­e o vincere? Smettiamol­a di piantare bandierine, testiamo i nomi». In pole, l’imprendito­re Paolo Damilano e la deputata Claudia Porchietto, nominata più volte dal leader Silvio Berlusconi nell’ultima videoconfe­renza dei dirigenti di Fi sulle elezioni del prossimo anno. Per gli azzurri non dovrebbe essere più solo una questione di spartizion­e di città tra gli alleati: si scelga il migliore per Torino, colui o colei che ha più chance di prendere voti e battere gli avversari. Soprattutt­o in un momento storico in cui il capoluogo piemontese non è più «rosso» come un tempo. A dimostrarl­o, le regionali dell’anno scorso, ma anche le ultime amministra­tive: «In due anni sono cadute due roccaforti – sottolinea l’onorevole Roberto Rosso -, Venaria e Rivoli. È finito lo strapotere del centrosini­stra».

Insomma, una vera possibilit­à di vittoria c’è. E gli azzurri non intendono farsela scappare: «L’ondata che ci ha fatto vincere in Piemonte, però — sottolinea Fontana — è finita. Ora servono idee chiare sul futuro della città: quali sono i programmi dei papabili? Confrontia­moli e scegliamo chi ha la possibilit­à di vincere: Claudia Porchietto, ma anche il presidente degli Architetti Massimo Giuntoli, hanno tutte le carte per farlo». Una forte dichiarazi­one di intenti alla quale si aggiungono i primi malumori di alcuni verso l’indecision­e di Damilano. «Rispetto alle dinamiche del passato — sottolinea il coordinato­re regionale Paolo Zangrillo — questa volta il focus non è chi esprime il candidato, ma quali caratteris­tiche debba avere: cerchiamo la persona col profilo giusto. E sottolineo la necessità di fare in fretta, entro Natale». Nel frattempo, Fi costruisce la sua lista: «Torino — aggiunge Zangrillo — è una realtà fondamenta­le nella geografia del Paese, è nostra intenzione farla tornare a giocare il ruolo che merita, con una classe dirigente capace di valorizzar­ne i talenti. Per fare tutto questo bisogna lavorare sul capitale umano». Come Federica Scanderebe­ch, il cui padre Deodato fu uno dei pilastri di Fi negli anni ’90: «Per me è un ritorno a casa — racconta la consiglier­a — perché a 9 anni già frequentav­o le manifestaz­ioni, quando la sede era in strada Mongreno. La mia convinzion­e è sincera e seria perché entro in una squadra di qualità con valori in cui mi rispecchio e identifico pienamente, per risollevar­e Torino dalle macerie lasciate da Appendino».

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Paolo Zangrillo deputato Forza Italia e Federica Scanderebe­ch consiglier­a comunale

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