Corriere Torino

Imagine Lennon: online la mostra per il 40esimo dall’omicidio

Il fotografo rock Harari nelle vesti di curatore (e fan) lancia la mostra: «Kirchherr, Whitaker, Gruen e gli altri, online per ricordare il mito»

- Castelli

«John Lennon è uno dei miei miti. I due anniversar­i di quest’anno, l’ottantesim­o dalla nascita e il quarantesi­mo dalla morte, sono l’occasione giusta per proporre una selezione delle immagini più rappresent­ative della sua carriera: dalle origini con i Beatles fino alle ultime settimane a New York».

Parla da curatore senza nascondere l’entusiasmo del fan, Guido Harari. L’ultima creatura del grande fotografo rock si chiama Imagine Lennon: una mostra online che apre oggi sul sito della Wall of Sound Gallery, la galleria di Harari ad Alba, nel giorno in cui si ricordano i 40 anni dalla morte dell’artista di Liverpool. Un viaggio visivo in cinquanta scatti, firmati da fotografi che con Lennon (e Yoko Ono, e i Beatles) hanno avuto un rapporto speciale, sia profession­ale che umano. Astrid Kirchherr, per esempio, incontrò i Beatles ad Amburgo nel 1960, quando John, Paul e George erano ancora senza Ringo. Con loro c’era invece Stuart Sutcliffe, con cui la giovane fotografa si legò sentimenta­lmente. Scomparsa lo scorso maggio, due dei suoi famosi scatti di Lennon e della band aprono la mostra. «Astrid è stata l’inizio», racconta Harari. «È lei che ha contribuit­o a definire l’estetica dei Beatles, tagliando loro i capelli e vestendoli. Poi sarebbe arrivato il manager Brian Epstein a completare l’opera».

Gli anni del successo, quelli in cui i Beatles conquistar­ono il mondo e — Lennon dixit — divennero «più famosi di Gesù», sono rappresent­ati da Robert Whitaker e Jim Marshall. «Whitaker è il fotografo della Swingin’ London», dice Harari. «Tra le altre cose, è l’autore della session da cui scaturì la controvers­a “Butcher Cover” del disco americano Yesterday and Today, in cui i Beatles erano vestiti da macellai, ritirata quasi subito dal mercato. Marshall li seguì invece nel tour d’addio del 1966. Una sua immagine li ritrae allo stadio Candlestic­k Park di San Francisco, mentre camminano in mezzo alla polizia. Nessuno sapeva, tranne loro, che sarebbe stato l’ultimo concerto della storia dei Beatles».

Dopo lo scioglimen­to del gruppo nel 1970, c’è il John Lennon solista. «Quando si è trasferito in America, Bob Gruen è diventato il suo fotografo personale», racconta Harari. «John e Yoko gli hanno detto: noi non ti paghiamo, però ti chiamiamo ogni volta che c’è qualcosa di interessan­te e ti lasciamo libero di vendere le immagini. Ne sono nati scatti memorabili, come quello che ha di fatto sancito la nuova identità di John, con la maglietta con la scritta New York City. Allan Tannenbaum ha realizzato l’ultimo servizio fotografic­o, una settimana prima dell’omicidio. John e Yoko sono nudi, distesi sul letto, nel loro appartamen­to al palazzo Dakota. Per me sono gli scatti più intimi e poetici che li raffiguran­o assieme».

Imagine Lennon è completata da due poster di Richard Avedon e Alan Aldridge e le stampe delle immagini esposte possono essere acquistate sul sito. A differenza di tante altre mostre della Wall of

Sound Gallery, c’è un nome che manca nell’elenco dei fotografi: proprio quello di Guido Harari. «Purtroppo, non ho mai incontrato John», racconta. «Nel 1980 il suo assistente Anthony Fawcett venne in Italia per annunciare che lui e Yoko stavano registrand­o un nuovo disco, Double Fantasy, e che il 1981 sarebbe stato l’anno del gran ritorno con un tour mondiale. Ero eccitatiss­imo. Poi è arrivata la sera dell’8 dicembre 1980, che ha cambiato la storia».

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Yesterday and Today A sinistra, John Lennon ritratto da Bob Gruen del ‘74; in alto, con Yoko Ono, foto di Allan Tannenbaum; qui sopra, i Beatles macellai, servizio di Robert Whitaker da cui uscì la cover di
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 ??  ?? ● Guido Harari è nato a Il Cairo nel 1952 e dal 1971 ritrae i più grandi artisti della scena rock internazio­nale (nella foto con Yoko Ono)
● Guido Harari è nato a Il Cairo nel 1952 e dal 1971 ritrae i più grandi artisti della scena rock internazio­nale (nella foto con Yoko Ono)

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