Una nuova tappa per i racconti di quartiere Dopo Borgo Rossini parte Barriera Stories
Si dice che a Torino manchi solo il mare. E se il mare ci fosse davvero, sarebbe a Borgo Rossini. Con quell’aria speciale appena attraversi il ponte sulla Dora e quelle case che si aprono sull’acqua dove si sente una brezza leggera, diversa dal resto della città. È speciale questo posto e se ne sono accorti il giornalista Paolo Morelli e il libraio Rocco Pinto del Ponte sulla Dora che hanno curato l’edizione Borgo Rossini Stories, una raccolta di 53 racconti scritti da abitanti o ex abitanti del quartiere. L’opera, edita da Graphot, è nata durante il primo lockdown e sottolinea la necessità di una narrazione collettiva in questo momento storico. L’esperienza è stata accolta con un tale entusiasmo che il progetto si è evoluto. Parte oggi la chiamata per Barriera Stories sulle pagine Facebook del Ponte sulla Dora e di Graphot, dove si troveranno le informazioni per partecipare alla rassegna. «Questo lavoro ci è cresciuto fra le mani — spiegano i curatori — e abbiamo deciso di ripetere l’esperienza anche in altre zone, perché ci sono ancora tantissime storie da raccontare. Barriera di Milano, con il suo enorme patrimonio di racconti, è la nostra prossima protagonista». Non se ne abbiano gli abitanti degli altri luoghi: «Ogni quartiere ha le sue peculiarità ed è animato da realtà radicate sul territorio con cui desideriamo condividere questo progetto. La nostra sfida è stimolare il ricordo e la narrazione, il confronto e lo scambio per percorrere con nuovi passi le strade di Torino». (f.ang.)