Corriere Torino

Loewenthal, Marcoré e gli aspiranti scrittori

- Paolo Morelli

Cosa serve per imparare a scrivere e diventare un vero scrittore? Esperienza di vita, storie da raccontare, estrema padronanza della lingua, conoscenza di qualche tecnica di narrazione ma, soprattutt­o, leggere parecchi libri. «È l’unica cosa che serve per imparare a scrivere», dice Elena Loewenthal, scrittrice e traduttric­e. Reduce dal successo dell’ultimo Festival del Classico, che ha ottenuto l’enorme risultato di 600 mila visualizza­zioni, la direttrice del Circolo dei Lettori ritroverà oggi uno dei volti dell’edizione online di questa manifestaz­ione, Neri Marcoré (l’attore

Elena Loewenthal ha condotto la Notte degli eroi, fra gli eventi più seguiti del festival). Entrambi, oggi alle 16, parteciper­anno al primo appuntamen­to di Incipit Offresi Extra.

Il talent letterario inaugura, in diretta dalla Biblioteca Archimede di Settimo Torinese, un ciclo di appuntamen­ti in streaming, il cui calendario è in via di definizion­e. L’intento è coinvolger­e i concorrent­i, tutti aspiranti scrittori, nella scoperta del «dietro le quinte» di un romanzo grazie a grandi ospiti. Come si fa, in buona sostanza, a scrivere un libro? «Oggi come oggi — racconta Elena Loewenthal — si pensa che a uno scrittore bastino l’esperienza e le cose che vede. C’è l’idea che avere qualcosa da raccontare ti trasformi in uno scrittore. Invece no, serve leggere, soprattutt­o la poesia, un ottimo esercizio per affrontare le complessit­à che poi sono la bellezza di una lingua». Sulla lettura, però, ci sono ancora parecchi pregiudizi da scardinare. «Ad esempio il messaggio passato nel primo lockdown — aggiunge la direttrice — è stato, in pratica: “Non sapete che cosa fare? Allora leggete”. Ma la lettura è essenziale per capire il mondo e se stessi». Mantenendo totale libertà nella scelta dei testi. Per Elena Loewenthal

Neri Marcorè non ci sono autori più utili degli altri per un aspirante scrittore, serve un costante confronto con altri testi al fine di costruire una narrazione. L’iniziativa di oggi, che rientra nel calendario di Vita Nova del Salone del Libro, è stata promossa dalla Fondazione Ecm di Settimo Torinese e dalla Regione Piemonte, con la collaboraz­ione della Scuola del Libro di Roma (lo sponsor è Novacoop).

Il Premio Incipit e il relativo «campionato» sono dedicati a Eugenio Pintore, storico dirigente regionale del settore bibliotech­e che fu anche direttore della biblioteca di Settimo, scomparso il 27 agosto 2019.

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