Juve Women, l’assalto «impossibile» al Lione
Domani l’allianz Stadium riapre alle ragazze di Rita Guarino nei sedicesimi di Champions League
La Juventus Women non vuole fermarsi sul più bello, ovvero sull’uscio della partita più importante della sua storia breve ma intensa. Dopo il filotto di nove vittorie in altrettante giornate di campionato, domani (ore 15, diretta Sky e Juventus Tv) a Torino va in scena l’andata dei sedicesimi di Champions contro l’olympique Lione, ovvero la squadra dominatrice del calcio europeo. «Il pensiero è fisso sulla bellissima partita che ci attende. In questi giorni mi è tornata in mente l’amichevole di agosto», ricorda Aurora Galli ripensando al 3-0 subito nel Trofeo Veolia allo stadio Parc OL. Il Lione è la crème de la crème, con 7 Champions in bacheca di cui le ultime 5 consecutive. L’ultimo ko internazionale risale al 2017-18, l’anno in cui la formazione bianconera emetteva i primi vagiti e subito conquistava il primo di tre scudetti consecutivi. Da allora le francesi hanno infilato 23 vittorie e 2 pareggi in Champions, mentre la Juve non ha mai passato le Colonne d’ercole dei sedicesimi, affondando contro Brondby nel 2018 e Barcellona nel 2019.
Domani lo Stadium riaccoglierà le Women a distanza di 626 giorni da quel Juve-fiorentina che aveva spinto il calcio femminile italiano su di un livello superiore. Rispetto ad allora, però, mancherà la spinta dei 39 mila tifosi che affollavano le tribune e mancherà pure la match winner di quello scontro-scudetto, la centrocampista danese Sofie Pedersen, bloccata in patria dal Covid.
In compenso, coach Rita Guarino ha recuperato due big come Cecilia Salvai e Sara Gama, in corsa con Linda Sembrant per aggiudicarsi i due posti al centro della difesa. La speranza è di ritrovare anche il portiere Laura Giuliani, rientrata dalla Nazionale con la mano destra ammaccata (altrimenti, largo a Doris Bacic). Stamani a Vinovo test decisivo pure per Martina Rosucci, altra azzurra che in Danimarca aveva rimediato una contusione (alla coscia). Giuliani e Rosucci non hanno preso parte all’ultima partita (vinta 1-2) di Napoli, dove Guarino ha preservato Hyyrynen
e ha impiegato solo nella ripresa Valentina Cernoia e Lina Hurtig. Quest’ultima ha guadagnato il rigore decisivo realizzato da Cristiana Girelli che, sempre dal dischetto, aveva sublimato anche le due precedenti rimonte contro Empoli e Florentia. «In quelle occasioni la compattezza del gruppo ci ha permesso di ottenere i tre punti – conclude Galli -. Tornare allo Stadium sarà bellissimo. Serviranno pazienza, costanza e solidità». E forse anche un aiutino dalla dea Eupalla, che presiede alle vicende del calcio.
Le francesi hanno una striscia aperta di 23 vittorie e 2 pareggi a livello internazionale