Corriere Torino

«Se ne va un altro pezzo della mia vita...»

Mariella Scirea: «È un dolore tremendo ogni volta che ci lascia un compagno di Gaetano»

- Nic.bal.

altro pezzo della nostra grande famiglia che se ne va. Aggiungere altro ora è troppo difficile». Ci sono giorni in cui è impossibil­e riuscire a trovare le forze e le parole, è così anche per Mariella Scirea: «Io mi sveglio molto presto, ho saputo di questa notizia tragica dalla radio e non ci potevo credere. Sapevo della malattia, speravo non fossimo già arrivati a questo punto. Ogni volta che se ne va un compagno di Gaetano, perdo un pezzo della mia stessa vita, mi sembra di rivivere quei momenti drammatici. Che abbiamo superato anche grazie al fatto che davvero siamo rimasti una grande famiglia». È questo il senso, quello che rimane anche in un giorno drammatico con la voce strozzata dal pianto, la famiglia: «Può sembrare difficile capirlo di questi tempi, ma ciò che eravamo tutti noi in quel periodo era una famiglia. Grande, unita, sincera. Composta da tante famiglie. Lo siamo stati in quegli anni, della grande Juve e della Nazionale. Lo siamo rimasti per sempre. Ricordo che quando è mancato Gaetano, in tanti mi dissero che non avrebbero mai lasciato soli me e mio figlio Riccardo, è stato proprio così. Allo stesso tempo so che non verrà lasciata sola la famiglia di Paolo che gli ha permesso di essere fino all’ultimo tanto felice».

Il pensiero di Mariella Scirea vola indietro nel tempo: «Paolo come mio marito e tutti gli altri, era davvero un serio profession­ista. Ma sapeva anche divertirsi nel giusto modo. Che bei momenti quelli trascorsi tutti insieme in quegli anni, spesso dopo aver cenato ci trovavamo a casa nostra o di altri giocatori. E a tenere banco con una simpatia davvero unica era proprio lui, magari insieme a Marco Tardelli. Nessuno potrà mai dimenticar­e l’ironia, le battute, gli scherzi di Paolo, un ragazzacci­o, un toscanacci­o. Uomo perbene e simpaticis­simo». Il viaggio nei ricordi di Mariella Scirea, tra una lacrima e un sorriso, arriva a questi ultimi anni: «Era un po’ che non ci vedevamo, ma che bello ripensare a uno dei nostri ultimi incontri, proprio fuori dalla nuova sede della Juve, alla Continassa. Mi disse di quanto fosse incredibil­e la vita, in particolar­e di quanto lo rendessero felice le sue figlie, due bimbe meraviglio­se che lo facevano sentire giovane ogni giorno. Raccontava, rideva, sorrideva. Che bello, era felice». Proprio come in quelle immagini che hanno fatto il giro del mondo per ricordarlo. In una ci sono Paolo Rossi e Gaetano Scirea che si tengono reciprocam­ente la testa con le mani, guardandos­i negli occhi e sorridendo, felici: «L’ho vista. Mi piace pensare che si siano di nuovo salutati così».

Tenerezza

«Eravamo una grande famiglia, e a tenere banco erano spesso Paolo e Marco Tardelli»

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy