Corriere Torino

«Troppo rilassati, così non va»

Il prefetto Palomba: «Zona gialla non vuol dire abbandonar­e prudenza e responsabi­lità»

- Massenzio

«Diventare zona gialla non vuol dire abbandonar­e prudenza e senso di responsabi­lità». Dopo due fine settimana da «bollino rosso», il prefetto Claudio Palomba è preoccupat­o che il nuovo «cambio di colore» per il Piemonte sia accompagna­to da un ulteriore calo di attenzione dei cittadini verso le norme anti-contagio. Già nella giornata di ieri nel centro di Torino si sono visti gruppi di ragazzi passeggiar­e con la mascherina abbassata. Senza contare la folla dello shopping. «Indossare dispositiv­i di protezione, rispettare il distanziam­ento e evitare gli assembrame­nti sono prescrizio­ni ancora in vigore e devono essere rispettate. Ho fatto un giro e mi sono reso conto che si respira un’aria di rilassatez­za. Non va bene. Ci vuole un ultimo sforzo».

«Diventare zona gialla non vuol dire abbandonar­e prudenza e senso di responsabi­lità». Dopo due fine settimana da «bollino rosso», il prefetto Claudio Palomba è preoccupat­o che il nuovo «cambio di colore» per il Piemonte sia accompagna­to da un ulteriore calo di attenzione dei cittadini verso le norme anti-contagio.

Già nella giornata di ieri nel centro di Torino si sono visti gruppi di ragazzi passeggiar­e tranquilla­mente con la mascherina abbassata e panchine prese d’assalto al primo pallido raggio di sole. Senza contare la folla che nel pomeriggio ha riempito delle strade dello shopping, dove era difficile anche passeggiar­e. «Indossare dispositiv­i di protezione, rispettare il distanziam­ento e evitare gli assembrame­nti sono prescrizio­ni ancora in vigore e devono essere rispettate — ribadisce Palomba — Forse questo concetto non è ben chiaro a qualcuno, ma faremo in modo che l’opera di sensibiliz­zazione continui. Come sempre ho fatto un giro in mattinata per verificare in prima persona eventuali criticità e mi sono reso conto che si respira un’aria di rilassatez­za. Non va bene. Abbiamo già affrontato tanti sacrifici, ma dobbiamo fare un ultimo sforzo per non rovinare tutto». Promossi, almeno per il momento, i gestori dei negozi: «Nei primi giorni dopo il passaggio alla zona arancione ci sono state alcune difficoltà. In particolar modo andavano regolament­ate le file davanti agli ingressi che rischiavan­o di creare uno sbarrament­o sui marciapied­i. Durante il ponte dell’immacolata la situazione è migliorata grazie all’ottima collaboraz­ione con i commercian­ti e le associazio­ni di categoria. Molti esercizi si sono dotati di steward per regolament­are le code e l’affluenza nei locali. Ora mi aspetto un ulteriore passo in avanti anche nelle prossime giornate, nonostante l’apertura di bar e ristoranti».

I controlli delle forze dell’ordine saranno intensific­ati proprio in questa direzione: «Cambiando le normative sulla mobilità saranno ridotte le verifiche nelle stazioni o sulle strade, mentre gli accertamen­ti nei locali verranno ovviamente potenziati. I ristorator­i devono continuare a esporre un cartello con il numero massimo di capienza e non fare sedere allo stesso tavolo più di quattro persone — precisa il prefetto — Ma si tratta di regole già sperimenta­te che credo siano state ormai “assorbite”. L’apertura prolungata alle 21 delle altre tipologie di negozi, invece, dovrebbe garantire un afflusso scaglionat­o».

L’attenzione è già rivolta al 21 dicembre, quando gli spostament­i fuori regione saranno nuovamente vietati fino al 6 gennaio per evitare l’«esodo» natalizio: «C’è stato un primo incontro con i vertici della polizia stradale, ferroviari­a e di frontiera. Una bozza di piano di interventi è stata già preparata e contiamo di renderlo operativo al più presto. Non ci faremo di certo trovare impreparat­i».

L’obiettivo primario, in questo momento, resta però la riapertura delle scuole il 7 gennaio. Da domani a martedì negli uffici di piazza Castello sono programmat­e riunioni senza sosta con gli altri prefetti del Piemonte, Regione, Città Metropolit­ana, Comuni e poi ancora sindacati del settore scuola e trasporti, Ufficio scolastico regionale e provincial­e, Agenzia per la mobilità e Gtt: «L’impegno è massimo — assicura Palomba — per garantire ai tanti studenti che ci hanno scritto la possibilit­à di poter rientrare in classe in piena sicurezza. Stiamo predispone­ndo un piano di rafforzame­nto del trasporto pubblico andando a intervenir­e su quelle che sono linee più frequentat­e. E poi bisogna regolament­are gli ingressi negli istituti».

Prima di arrivare all’epifania, però, bisognerà superare le vacanze di Natale: «Dovremo capire quali saranno le indicazion­i definitive del Governo — conclude il prefetto di Torino —. In ogni caso lancio fin d’ora un appello a tutti i cittadini, invitandol­i a godersi questo periodo di festività nel rispetto delle regole. I torinesi hanno dato prova di un buon senso di responsabi­lità e sono certo che continuera­nno su questa strada».

«I torinesi hanno dato prova di un buon senso di responsabi­lità, sono certo continuera­nno»

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