Corriere Torino

Belotti fa 100, ma il Toro resta a terra

L’udinese piazza un «posto di blocco» tutto per Singo

- Balice, Gasparotto

«Dobbiamo prenderci le nostre responsabi­lità. E io ho le mie, non mi nascondo», Marco Giampaolo dopo Torino-udinese 2-3 critica i suoi, una primizia: «Altre partite le abbiamo perse per dettagli, ma non eravamo noi questa volta. Poco coraggio, poca spensierat­ezza e troppa paura: non siamo stati all’altezza». Sconfitta numero 7 (su 11) della sua gestione, ma anche un altro gol di Belotti. Sono 100 in granata.

6 Sirigu Due uscite alte e una bassa nel primo tempo. E un gol subito, da un uomo (ancora) solo davanti a lui. La notizia è che nella ripresa si è rimesso a urlare, a guidare il Toro. Ma la difesa non l’ha protetto e lui è tornato silenzioso, restando in area a guardare gli altri uscire dal campo a fine partita. Presente e dolente.

5,5 Lyanco Delofeu lo punta spesso ma non gli scappa mai. Suo il primo tiro del Toro, al 58’... da 35 metri, senza pretese. Avvia quasi tutte le azioni, ma è il primo a non imprimere ritmo al Toro scollegato.

6 Nkoulou Pronti via e due chiusure una più preziosa dell’altra, non sbaglia un pallone. Fa spazio a Izzo nella ripresa per lasciare a Lyanco il ruolo di centrale della difesa.

6,5 Rodriguez A volte in difficoltà anche in palleggio, ma ne esce quasi sempre. Mette una palla d’oro per il 2-2 di Bonazzoli e centra l’incrocio su punizione. Forse la sua partita più positiva da quando è al Toro.

5,5 Singo Dopo tante buone gara un turno di stop. Perché l’udinese ha allestito un posto di blocco tutto per lui: non appena entra in gioco ha sempre almeno due se non tre (a volte quattro) avversari da superare. Non ci può riuscire che poche volte: vince 11 duelli su 20 e conclude bene tre dribbling su sette. Ma il Toro non sfrutta neppure lo spazio che tutto questo apre nella difesa dell’udinese.

Meité Perde la palla che diventa lo 0-1 (fallo?), fuori tempo nei contrasti, molle negli appoggi. Un passo indietro, punito con la sostituzio­ne all’inizio della ripresa.

5,5 Rincon Senza infamia e senza lode anche perché l’udinese gira spesso al largo dalle sue zolle. Ma non riesce a rianimare la squadra, a svegliarla, a guidarla. Un non leader.

Linetty Mai un guizzo, un’idea, una proposta. Troppi errori. Giampaolo nel dopogara parla di poco coraggio della squadra, ma anche il suo pupillo è l’emblema di un comportame­nto sbagliato.

Vojvoda Suo il primo cross del match, dopo 6 minuti, mette in mostra una timidezza esasperata.

Come allo scadere del primo tempo, palla sul (suo) destro al limite e tentativo di imbucata per Linetty invece di un tiro (sarebbe stato il primo del Toro). E da lì si tira.

5 Zaza Molle su quel pallone d’oro che Belotti mette in area un attimo dopo aver subito gol. Nervoso, non estrae valore da 5 duelli vinti e due dribbling vinti. Perché? anche lui ogni volta che prende palla guarda il compagno alle spalle e raramente chi punta la porta.

6,5 Belotti Subito lo svantaggio si scatena e non si spegne più, ma a tratti la sensazione è che si senta solo. Nonostante tutto infila il gol numero 100 in granata (e il guizzo non era semplice) allungando poi di tacco a Bonazzoli la palla per il 2-2.

Però è vero, lui predica coraggio e torinismo. Ma nel deserto.

5,5 Izzo Si riaffaccia dopo due mesi in campo. Un buon recupero, qualche appoggio, ma guarda Pereyra tagliare l’area in occasione del 2-3 dell’udinese.

5,5 Lukic L’unico che affronta davvero l’uomo, che cerca la superiorit­à numerica, che si prende l’applauso del Gallo. Serve come l’aria per 90 minuti.

Bonazzoli La prima giocata è un passaggio troppo violento, la prima azione è un dribbling insistito su gran palla di Belotti che meritava due passi e il tiro. Anche per lui scelte sbagliate, troppi pensieri e poco istinto. Quando lo libera, ecco che ruba a Samir la palla che regala al Gallo per l’1-2 e poi infila da campione il gol del pareggio. Che la squadra festeggia troppo...

Gojak Ordinato, sbaglia pochissimo. Ma deve correre di più. Negli occhi resta quella sua voglia di riportare i compagni a centrocamp­o, per attaccare, per giocare, quando vede che festeggian­o troppo il 2-2. Aveva ragione lui.

5,5 all. Giampaolo Parla di squadra scolastica ed ha ragione, ma i suoi forse pensano troppo. La ricerca del palleggio è continua, ma qualcuno forse la patisce e non riesce a mandare a memoria il gioco. E passa indietro — troppo davvero a volte — invece di attaccare.

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