«Toro, ora tocca a noi»
Giampaolo contro la paura dei suoi: «Senza coraggio e spensieratezza non ce la fai»
«La squadra va in ritiro. Ho fiducia in Giampaolo, non rischia. Sei punti in 11 partite sono davvero pochini e questa non è stata proprio una bella serata». Urbano Cairo lascia lo stadio dopo il 2-3 contro l’udinese, la linea è dettata. Chiara. Il tecnico è saldo, la squadra deve pedalare.
Ci sono sconfitte che fanno più male di altre. Quella con l’udinese rientra in questa categoria. «Nonostante i risultati, il Toro aveva fatto sempre buone prestazioni —analizza Giampaolo —. Questa volta invece devo raccontare una cosa diversa, non siamo stati all’altezza, la prestazione non mi è piaciuta. Abbiamo giocato un primo tempo col braccino corto, senza personalità. Nella ripresa quando la gara
❞ Urbano Cairo La squadra va in ritiro Panchina? Ho fiducia in Giampaolo, non rischia Sei punti in 11 partite sono davvero pochini e questa non è stata proprio una bella serata
sembrava persa abbiamo avuto una reazione di pancia, anche disordinata. La mia valutazione non è positiva. Devo essere sincero, prima la squadra aveva fatto buone gare, stavolta ci abbiamo messo del nostro». Il tecnico granata parla di approccio, di atteggiamento, questa volta il Toro si è perso dietro troppe paure: «Nelle scorse settimane avevamo chiuso in crescendo dal punto di vista della prestazione. Stavolta non mi è piaciuta la squadra, c’era poca personalità, troppa paura. Se non hai coraggio e spensieratezza, poi non ce la fai. Sto lavorando da mattina alla sera per levare dalla squadra paure e insicurezze, per giocare a calcio. Questa partita ci è pesata oltremodo, non siamo stati dal punto di vista mentale all’altezza. La reazione è stata piratesca, forse per quello abbiamo ancora preso gol dopo».
Anche perché il valore del Toro non può essere quello che dice oggi la classifica: «Il valore della squadra è superiore alla classifica che ha, abbiamo caratteristiche particolari per quelle che sono le individualità, ma non deve stare lì. Ci siamo per demeriti nostri, perché abbiamo sperperato e non ci siamo nemmeno divertiti». Non si sottrae al confronto con sé stesso Giampaolo ma guarda avanti: «Se la squadra è lì, ho le mie responsabilità e non mi nascondo. Il mio rapporto col club è chiaro, senza scorciatoie, continuo. Penso a fare il mio lavoro con serietà e professionalità. Io penso che ho allenamento alle 9, il resto non mi interessa. Il presidente Cairo ieri (sabato, ndr) era a cena con noi, ha fatto un discorso serio, ha trasmesso il suo messaggio a tutti. Lui è presente. Siamo noi che dobbiamo assumerci maggiori responsabilità, la palla passa a noi».