«Idrogeno verde, così metto in moto la mobilità pulita»
Sono trascorsi circa 15 anni dalla pubblicazione dei primi saggi di Henry Chesbrough sul tema dell’open Innovation, in cui si prospettava una rilevanza strategica crescente dell’attività di innovazione collaborativa, basata sull’accesso a idee, competenze e know-how esterne al perimetro dell’impresa. La storia recente ha confermato la centralità dell’innovazione aperta, come strumento per rispondere ai processi di trasformazione delle tecnologie e dei modelli di business. Soprattutto nella prospettiva della grande impresa, emerge con sempre più forza ed importanza la collaborazione con startup innovative. Il successo di progetti di innovazione aperta, soprattutto se rivolti a startup, richiede il coinvolgimento diretto delle figure apicali della società, la possibilità di operare con indipendenza e trasversalmente a più funzioni aziendali, la strutturazione di processi per lo scouting, la validazione e l’integrazione di nuove tecnologie. Inoltre, è fondamentale la rapidità: nel mondo anglosassone l’elemento distintivo nell’applicazione di successo di strategie di innovazione aperta è riconducibile proprio alla reattività rispetto ad opportunità offerte da nuove startup. Anche in Italia sta crescendo questa consapevolezza: numerose iniziative sono state avviate da parte di soggetti pubblici e privati per sostenere la creazione di legami per il co-sviluppo di prodotti e servizi innovativi tra società consolidate e nuove imprese innovative. Secondo l’osservatorio Open Innovation e Corporate Venture Capital il numero delle quote di partecipazione diretta di soci corporate in startup innovative ha visto un incremento del +62.3% negli ultimi due anni. In questo contesto, è fondamentale il ruolo degli incubatori come I3P, Incubatore del Politecnico di Torino, che da sempre dedica risorse alla costruzione di connessioni tra startup e mondo industriale attraverso una rete di accordi con imprese, associazioni di categoria e investitori. Perché non vi può essere un forte ecosistema per l’imprenditorialità in assenza di una significativa domanda di innovazione
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