L’influencer del body positive al Tedxtorino contro la grassofobia
Laura Brioschi: «Sono una modella curvy»
«Magrezza non corrisponde a bellezza. E bellezza non corrisponde a felicità». È uno dei concetti che Laura Brioschi, modella curvy e influencer con più di mezzo milione di follower e militante del Body Positive, esporrà con forza nel suo talk in occasione del Tedxtorino in calendario domani, dalle 18 dal Mirafiori Motor Village, sul sito e sui canali social di Tedxtorino. L’edizione, tutta al femminile, è realizzata con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo. Accanto a Brioschi ci saranno anche Federica Tremolada Managing Director Sud ed Est Europa per Spotify e Renata Enriù Direttore Generale e fondatrice di Respiraire, azienda italiana specializzata nella cura dei disturbi respiratori del sonno. Laura Brioschi, ligure di Savona, è un’imprenditrice di successo con il suo brand di moda e intimo per tutte le taglie (www.laurabrioschi.com) ed
● Laura Brioschi, modella curvy e influencer con più di mezzo milione di follower e militante del Body Positive, sarà ospite del Tedxtorino in calendario domani, dalle 18 dal Mirafiori Motor Village, sul sito e sui canali social di Tedxtorino
● L’edizione, tutta al femminile, è realizzata con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo è diventata, anche grazie ai social, un’icona e un esempio per molte donne che, come è capitato a lei, vivono il dramma della non accettazione di sé e dei disturbi alimentari. Con il fidanzato Paolo Patria ha creato Body Positive Catwalk, il progetto no profit del genere più grande d’europa, che nel 2019 ha portato in Piazza Duomo a Milano centinaia di persone di ogni sesso, taglia, etnia e orientamento sessuale a spogliarsi, non solo metaforicamente, di ogni pregiudizio e discriminazione. Ha appena pubblicato il suo libro «Noi siamo luce» con De Agostini.
Brioschi: tutti i corpi sono belli?
«Il Body Positive non ha che fare con la bellezza. È più importante che tutti abbiano gli stessi diritti e che venga abbattuta la stigmatizzazione dei corpi. Non solo circa la grassofobia, ci sono infinite sfumature come quelle relative alla disabilità. Tutti i corpi cono umani e degni di rispetto. L’obiettivo è che diminuiscano i disturbi alimentari e cambi l’approccio ai corpi e all’alimentazione. Io non ho bisogno di sentirmi dire “sei bella” ma “tu hai gli stessi miei diritti”. Concorriamo per un bando europeo per inserire nelle scuole un corso di mindful eating tenuto da psicologi. I primi casi di anoressia ci sono già a 9 anni».
Quanto ha sofferto lei? «Sono sempre stata in lotta con me stessa. Dai 14 ai 18 sono stati anni di diete continue.
Le diete restrittive sono la prima causa di disturbi alimentari nel mondo. La bulimia è arrivata dopo che avevo iniziato a fare la modella per le Taglie Forti, un termine orrido e non inclusivo. Curvy è invece una parola molto bella, perché ha aiutato a evitare definizioni brutte e discriminatorie. Per quella gente era meglio se le modelle da una 48 passavano a una 46, per motivi economici. La mia situazione degenerò. Ho scoperto il Body Positive
Laura Brioschi, imprenditrice e influencer
dopo essere entrata nei social, ma il movimento è nato nel 1960 e ha delle connotazioni fortemente politiche».
Stanno cambiando un po’ le cose nell’approccio al corpo?
«Questa società ci spinge a voler essere migliori degli altri anche a costo di fare del male: così nasce il body shaming. Si comincia precocemente a straziarsi per avere un corpo giusto come se ne esistesse uno: la perfezione non esiste. Quella ricerca ci intrappola. Nel volerlo a ogni costo, sprechiamo immense energie che ci portano ad ammalarci. Invece dobbiamo accoglierci. Accettarci. Le cose stanno migliorando ma ci vorrà ancora una generazione, temo, perché tutto cambi».
Si sente mai fragile?
«Sempre. Sono fragile e ce l’ho fatta. Al mio corpo oggi voglio molto bene e questo fa si che la mia anima sia curata e serena. Così posso essere d’aiuto agli altri».