Corriere Torino

La Reale si ritrova subito A Trapani vince di squadra nella scia di Alibegovic

Attacco perfetto (5 giocatori in doppia cifra) e difesa attenta

- Luca Borioni

A quanto pare, ci sono partite in cui la Reale Mutua in blocco si scopre fragile e altre in cui, sempre in blocco, potrebbe far paura anche ad avversarie di serie A, dove del resto avrebbe meritato di giocare quest’anno. La partita di Trapani va catalogata in quest’ultima categoria: 83-110, una straordina­ria prova corale. L’opposto di quanto accaduto nel precedente big match, contro Tortona, quando in troppi, quasi tutti, avevano steccato. Stavolta è stato tutto diverso: cinque giocatori in doppia cifra, 30 punti segnati nel secondo quarto e altrettant­i nel terzo, una serie di prestazion­i al top: Cappellett­i che è dominante con un 100% di media realizzati­va per tutto il primo tempo e che alla fine farà registrare due soli errori da tre. Alibegovic che ritrova la via del canestro e nel terzo quarto porta lo scossone decisivo con due triple di fila che fissano il +18 e i tiri liberi del +20. Clark che sfodera la classe che tutti gli riconoscon­o, Pinkins che segna 20 punti, Diop che abbina alla solita fisicità una tecnica elevatissi­ma. E Penna che infila 7 assist, mentre tutti vanno a canestro, anche Pagani nel finale.

«In attacco siamo stati bravi — spiega Demis Cavina dopo la vittoria —, diciamo che abbiamo ristabilit­o una normalità dopo le percentual­i nettamente inferiori di martedì scorso. Però ci tengo a sottolinea­re l’ottimo impatto difensivo, soprattutt­o nelle situazioni che avevamo preparato. C’è stata un’ottima abnegazion­e da parte di tutti e tutti hanno segnato, con buona circolazio­ne di palla. Siamo una squadra che deve crescere tanto, anche come consapevol­ezza dei propri mezzi ma si sono già visti i primi migliorame­nti. Sono molto felice per i ragazzi».

Il destino di essere leader del campionato insegue Torino, nonostante la classifica di questa anomala stagione al momento dica altro. Cavina sorride con un pizzico di sarcasmo: «L’anno scorso abbiamo concluso da primi, il roster è rimasto invariato, anzi abbiamo aggiunto qualche valore in più: questo automatica­mente ci porta a dover vincere sempre. Ma ci sono altre squadre al nostro livello, perché la A2 è sempre stata equilibrat­a e magari basta un’assenza, come quelle che aveva Trapani, a condiziona­re un match».

Per Torino è rimasto ancora fuori Bushati, ma tutto è andato per il meglio. Cavina conclude: «Dobbiamo restare sereni, siamo in un gruppo di squadre ambiziose, ma anche quelle che seguono come ad esempio Trapani, giocano un ottimo basket e non sarà facile per nessuno, fino alla fine».

In alto un duello sotto i tabelloni tra Daniele Toscano e Andrea Renzi, ieri sei punti con due tiri da tre (su tre) per il gialloblù. A sinistra coach Demis Cavina, 46 anni, seduto sulla panchina della Reale Mutua dal 2019

Già, perché i siciliani, privi di Palermo, Pianegonda e Nwohuocha, nonostante il passivo terribile hanno tenuto testa alla Reale per buona parte del match. In avvio – scongiurat­i ulteriori imprevisti con l’asciugatur­a del parquet dopo qualche goccia di pioggia caduta dal soffitto del Palaconad – ad alcuni attacchi a vuoto dei padroni casa, Cappellett­i ha risposto segnando subito una tripla. Il primo quarto è stato un testa a testa, anche se ha evidenziat­o immediatam­ente la maggior concentraz­ione difensiva degli uomini di Cavina. Le altissime percentual­i in attacco hanno ben presto marchiato la sfida a favore dei gialloblù. Dall’altra parte il debutto dell’americano Miller è stato eccellente, mentre la coppia Spizzichin­i-mollura ha ceduto al nervosismo davanti all’incedere compatto e inesorabil­e di Torino. Dopo le prodezze di Cappellett­i, anche i liberi di Campani aumentavan­o il divario, così come una tripla di Penna sul +15 prima dell’intervallo. Terzo periodo e trend definitivo, con Trapani che si adegua e Alibegovic che scava il solco segnando in ogni modo. Finale scritto: Reale Torino.

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