Bassino tosta: «Inseguo Vlhova e la perfezione»
Provaci ancora, Marta. È il giorno del recupero del secondo gigante di Courchevel (prima manche alle 10, seconda alle 13), rinviato per l’inconsistenza della neve. La borgarina Bassino cerca il bis del trionfo di sabato, il terzo in Coppa del Mondo di una carriera esplosa nel 2020. Dopo la vittoria dell’anno scorso a Killington e quello di due mesi fa a Soelden, il trionfo in Francia è quello della definitiva consacrazione. Rimontandoquel fenomeno di Petra Vlhova, l’azzurra ha ribadito che la sua sciata stilisticamente perfetta, la sua capacità di galleggiare sulla neve, può avere la meglio sulla potenza della slovacca: «Petra è il doppio di me, quando siamo una vicina all’altra devo alzare la testa per guardarla negli occhi. Abbiamo fisici diversi, ma lo stesso obiettivo». Vincere la coppa di cristallo. Nella graduatoria assoluta Vlhova comanda con 420 punti, seguita da Bassino a quota 258. La classifica nel gigante vede invece la 24enne di Borgo San Dalmazzo dominare con 200 punti davanti a Brignone (125) e alla stessa Vlhova (120).
«È una decisione che ci può stare, abbiamo un giorno in più per recuperare in un weekend più lungo del solito».
«Entrambe le cose, per vincere serve tutto. Mi sento molto bene, ma è altrettanto fondamentale sapere quello che si può fare. E poi riuscire a fare quello che si vuole».
«Sì, anche perché la perfezione non esiste. Devo imparare a gestire meglio le manche, sabato ho sciato molto meglio nella seconda. Detto questo, ogni allenamento rappresenta un’opportunità per crescere ulteriormente. Servono tempo e lavoro. E non c’è mai nulla di scontato».
«Ecco, questa è una domanda a cui preferirei non rispondere. Ora come ora, non penso alla coppa del mondo generale. E quindi no, non metto nessuna firma. Penso soltanto a giocarmela gara dopo gara».