Corriere Torino

Agnelli: «L’offerta c’è. Ora decida»

J Women a caccia dell’impresa a Lione, Guarino carica: «Superiamo i nostri limiti, sfidiamo noi stesse»

- Di Lorenzo Bettoni a pagina

«Giochiamoc­ela fino all’ultimo respiro». Coach Guarino pungola la Juventus Women, che oggi (ore 19, Sky Sport e Juventus Tv) affronterà l’ultima tappa del suo 2020, sicurament­e la più difficile. Serve un’impresa, forse qualcosa in più, per ribaltare in casa di quella corazzata che è il Lione il ko per 2-3 subito nell’andata dei sedicesimi di Champions allo Stadium. Una sconfitta arrivata solo all’88’, con una zampata in mischia della nipponica Kumagai. «Il Lione non subiva due gol da quasi due anni — ricorda il presidente Agnelli —. Chi è ambizioso, deve giocare contro le più forti. Puntiamo molto sul calcio femminile, è nostro obiettivo dotare le ragazze di uno stadio funzionale».

Servirà ancora più voglia dell’andata di osare e di vendere cara la pellaccia contro le pluricampi­onesse d’europa in carica: «Mettiamo in campo tutte le energie, la lucidità e la concentraz­ione in una partita che presenterà grandi difficoltà», dice Guarino che, dall’alto della sua laurea in psicologia, analizza la squadra: «La stanchezza è una questione mentale prima ancora che fisica. Superiamo i nostri limiti, sfidiamo di nuovo noi stesse».

Le Women nella tana del Lione, dunque. Quel Parc OL dove la Juve dei maschi aveva perso la prima di due partite che sono costate l’eliminazio­ne dalla Champions 2020 e il posto in panchina a Sarri. Quel Parc OL dove l’estate scorsa, al Trofeo Veolia, le bianconere avevano battuto (2-1) in amichevole il Montpellie­r e perso (3-0) proprio contro il Lione. L’unica assente è Pedersen, ancora bloccata dal Covid. La formazione sarà probabilme­nte identica a quella dell’andata: Giuliani tra i pali, in difesa Sembrant e Gama scortate da Hyyrynen e Boattin, a centrocamp­o Cernoia, Galli e Caruso(in vantaggio su Rosucci), in attacco Hurtig, Girelli e Bonansea.

Qualcosa cambierà tra le linee delle lionesi, con la probabile presenza dall’inizio della Malard, gol e assist a Torino. «Il Lione modificher­à qualcosa — prosegue Guarino

—, faranno più attenzione ai nostri punti di forza». Tra questi c’è sicurament­e Hurtig, in crescita esponenzia­le: un gol e un procurato autogol delle francesi all’andata e una rete nel poker rifilato alla Roma sabato, giorno in cui il Lione ha asfaltato 9-0 in campionato il GPSO 92 Issy. «Mi sento bene — conferma Hurtig —, anche se non sono ancora al top. All’andata sapevamo di poter mettere il Lione in difficoltà e ora sappiamo cosa dobbiamo fare per migliorare ulteriorme­nte». Poi, sulla sua nuova vita torinese: «La città mi piace molto, il mio italiano migliora. E adesso che mi ha raggiunto qui mia moglie (la calciatric­e Lisa Lantz Hurtig; ndr), sono ancora più contenta».

Risultati e progetti

Agnelli: «Prossimo step uno stadio funzionale Il Lione non subiva due reti da quasi 2 anni»

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(Getty Images) Protagonis­ta Lina Hurtig, 25 anni, attaccante e nazionale svedese, ha firmato il gol del vantaggio bianconero nella gara di andata

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