Corriere Torino

Bper arriva in città e prende casa in corso Vittorio

La banca emiliana trasferisc­e la sede regionale da Bra in corso Vittorio Con le filiali Ubi passerà a 95 sportelli. Attivato a novembre il Centro Imprese

- Di Andrea Rinaldi

La fusione Ubi-intesa Sanpaolo comincia a riverberar­e i suoi effetti dai saloni dei cda agli sportelli e alle filiali, anche in Piemonte. L’emiliana Bper in quest’ultima grande operazione di sistema nel credito ha un ruolo tutt’altro che marginale. Ma non solo: nei giorni scorsi la sede centrale che vigila su Piemonte e Liguria è stata spostata da Bra a Torino, in corso Vittorio all’angolo con via Carlo Alberto, per la precisione, in un palazzo di Unipol, che di Bper è azionista con circa il 20%.

La finanza, le società, le governance, l’andamento dei titoli. Ma anche il territorio. La fusione Ubi-intesa Sanpaolo comincia a riverberar­e i suoi effetti dai saloni dei cda agli sportelli e alle filiali anche in Piemonte. Dove stanno cominciand­o le prime manovre di assestamen­to. A intraprend­erle è questa volta l’emiliana Bper, che in quest’ultima grande operazione di sistema nel credito ha un ruolo tutt’altro che marginale.

L’istituto infatti ha appena concluso un aumento di capitale da 802 milioni per rilevare 620 filiali della banca bergamasca che Ca’ de Sass deve cedere su richiesta dell’antitrust. Ed è partendo da questo che la banca guidata da Alessandro Vandelli si sta riposizion­ando. Nei giorni scorsi la sede centrale di Piemonte e Liguria è stata spostata da Bra a Torino, in corso Vittorio all’angolo con via Carlo Alberto per la precisione, in un palazzo di Unipol, che di Bper è azionista con circa il 20%. Per guidarla è stato nominato a luglio direttore di area Giuseppe

Aimi, trentatré anni di carriera in Bper. Pochissime settimane fa, a novembre, è stato invece attivato il Centro Imprese imperniato su team e gestori specializz­ati: un’unità policentri­ca, divisa tra Torino, Bra e Saluzzo, che affiancher­à le imprese con fatturato superiore ai 10 milioni di euro in attività ordinarie e straordina­rie come la corporate finance. La stima è che si possa arrivare a supportare qualcosa come 700 aziende, comprese quelle della Liguria.

La presenza nella provincia Granda si spiega con un radicament­o finanziari­o prima che sociale: la ex Banca popolare dell’emilia-romagna ha infatti fuso per incorporaz­ione a luglio la Cassa di Risparmio di Bra e quella di Saluzzo (per cui sono state appena create due aree a diretto riporto della direzione torinese); mentre resta tuttora azionista al 23% della Cassa di Risparmio di Fossano e al 31% di quella di Savigliano.

Dalla Mole l’istituto emiliano dovrà — si diceva — gestire l’acquisizio­ne degli sportelli Ubi, 17 in Liguria e 37 in Piel’ingresso monte. Così a fine febbraio (termine entro cui avverrà il passaggio) Bper si troverà a gestire nella nostra regione in tutto 95 filiali, dalle 58 che aveva. Il trasferime­nto sotto la Mole fa parte fa parte in effetti di un più ampio progetto strategico che consentirà alla rete degli sportelli nei territori di focalizzar­e ulteriorme­nte l’attenzione sui privati e sulle attività di small business.

Il riassetto avviene nei giorni in cui il risiko bancario riaffaccia l’ipotesi di un’aggregazio­ne tra la banca emiliana e il Banco Popolare di Milano: Reuters cinque giorni fa aveva indicato il timing dell’operazione nel primo semestre del 2021, in base a tre fonti che hanno riferito di valutazion­i in atto da parte delle due banche coinvolte. La fusione avverrebbe dopo aver smaltito delle nuove filiali Ubi e dopo il rinnovo del board Bper ad aprile. Se così fosse si andrebbe a creare il secondo polo creditizio italiano, davanti a Unicredit e dietro a Intesa Sanpaolo.

Bper ha stanziato alcuni plafond ad hoc fin dall’inizio della pandemia e ha poi sostenuto le aziende utilizzand­o la finanza supportata dai decreti governativ­i: a oggi, a livello nazionale, ha accolto oltre 100 mila domande di moratoria ed erogato fondi per finanziame­nti garantiti dalla Stato per oltre 2,7 miliardi di euro. Un fondo per le calamità naturali è stato messo a disposizio­ne dopo i danni causati dalle alluvioni in ottobre nel Piemonte Sud. La banca ha infine lanciato l’iniziativa nazionale «Uniti oltre le attese» per sostenere molte attività meritevoli nel campo sanitario e della ricerca, nell’ambito sociale e della didattica. Tra molti esempi la recente concession­e in comodato dell’auditorium di Bra all’università di Scienze Gastronomi­che di Pollenzo.

Crescita Tra Torino, Saluzzo e Bra, Bper sosterrà 700 imprese sopra i 10 milioni di ricavi

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