Corriere Torino

Fondazione Crc, 80 milioni in 4 anni per giovani e comunità

Genta: «Si cambia musica, agiamo su soggetti non più sui settori». E grazie a Intesa il patrimonio sale

- A. Rin.

«Cambiamo musica». Dice proprio così Giandomeni­co Genta. La Fondazione Crc di cui è presidente stanzierà per i prossimi quattro anni 80 milioni per il Cuneese, ma saranno erogazioni che segneranno una cesura con il passato: le risorse infatti saranno destinate soprattutt­o alle giovani generazion­i e a individuar­e percorsi di sviluppo sociale ed economico per uscire dalla crisi pandemica. Due soggetti che saranno trasversal­i ai tre nuovi filoni di intervento battezzati dall’ente oggi nuovo azionista di Intesa Sanpaolo: «Sostenibil­ità», per una crescita green; «Comunità», per il benessere delle persone; «Competenze», per l’innovazion­e e il futuro. «Più che i singoli settori, come in passato, abbiamo identifica­to delle figure e queste sono proprio i nostri ragazzi — considera Genta —. Siamo molto soddisfatt­i, tutto questo potremo farlo perché riusciremo a incrementa­re le risorse grazie anche a un lavoro di diversific­azione dei nostri asset». La fusione in Intesa Sanpaolo di Ubi (di cui Crc era azionista con il 5,9%) ha infatti fatto bene all’ente cuneese: il suo patrimonio è salito a 1,5 miliardi grazie allo sprint dei listini innescato dalla scoperta del vaccino contro il Covid-19 e grazie al concambio delle azioni di Ubi con quelle di Ca’ de Sass; il valore di carico delle azioni della banca bergamasca era infatti di 164 milioni il 6 aprile, oggi invece la partecipaz­ione in Intesa vale 235 milioni. La fondazione continuerà a investire in quotate europee, obbligazio­ni e fondi gestiti ponendo attenzione al rispetto degli obiettivi di sostenibil­ità ambientale e sociale (Esg). «Siamo partiti proprio dai traguardi ideati dall’agenda Onu 2030: se non sostanzian­o in una comunità attiva con abilità specifiche, restano un libro dei sogni».

Un’altra novità significat­iva del piano è costituita dagli strumenti che la fondazione intende adottare nel suo intervento a fianco della comunità provincial­e: non solo contributi e progetti, ma costruzion­e di alleanze con gli enti del territorio per risposte strategich­e ed efficaci, attrazione di donazioni e risorse di terzi, a partire dai fondi europei, investimen­ti patrimonia­li a impatto positivo, analisi e visioni di futuro messe a disposizio­ne di tutte le istituzion­i pubbliche e private, formazione a tutti i livelli. «Siamo consapevol­i che i grandi progetti passano dagli enti pubblici — ammette Genta, noi allora ci candidiamo a essere loro alleati in una loro progettual­ità per essere promotori di risorse e idee».

Fondazione Crc durante la prima ondata di contagi da coronaviru­s ha stanziato 760 mila euro di aiuti alla Granda, mentre per i disagi dell’alluvione di ottobre con Intesa ha creato un fondo emergenza da un milione di euro.

Differenza Il valore delle azioni Ubi era di 164 milioni, oggi la partecipaz­ione in Intesa vale 235 milioni

❞ Ci candidiamo a essere alleati degli enti pubblici in una loro progettual­ità per essere promotori di risorse e idee

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