Il «Grazie per gli sforzi» di Le Carré a Torino
La sua prematura scomparsa ha stravolto i piani dell’università. Quest’estate il senato accademico aveva accolto la proposta del dipartimento di Lingue per assegnare la laurea honoris causa, la sua più importante onoreficenza, a John Le Carré. Milioni di libri venduti in tutto il mondo e qualche film di successo ispirato alle sue spy story. La proclamazione sarebbe stata l’ennesima tappa di un processo di rivalutazione partito qualche anno fa. E un’occasione imperdibile per far finalmente incontrare, dopo essersi sfiorati tante volte, Torino con quello 007 che amava la letteratura.
la morte di John Le Carré ha vanificato gli «sforzi» di Paolo Bertinetti. Professore emerito, già preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, era stata una sua idea proporre ai colleghi il conferimento della laurea all’autore de La spia che venne dal Freddo, Una verità delicata e La Talpa. Un riconoscimento molto gradito allo scrittore inglese che, appresa la notizia, aveva affidato a una dedica — scritta sulle prime pagine della sua ultima opera — un ringraziamento personale che, come spiega lo stesso docente, è da estendere a tutto l’ateneo. «Con i miei migliori auguri — Vi ringrazio per i vostri “sforzi”». Quasi a sottolineare la «fatica» di Torino: città che ha provato più volte ad abbracciare il «romanziere della Guerra Fredda», come è stato definito dalle tv britanniche. L’ultima volta nel 2011. «Col Museo del Cinema organizzammo una proiezione del remake de La Tampa in lingua originale per gli studenti. Ma purtroppo un impegno gli impedì di esserci», ricorda Bertinetti.
Il professore è un esperto di Le Carré. «Ho iniziato a studiarlo quando il grande Graham Greene, in occasione della pubblicazione, battezzò La spia che venne dal freddo come “il più bel libro di spiopeccato, naggio mai pubblicato”». Quattro anni fa Bertinetti ha scritto anche un ritratto dello scrittore per il dipartimento. E, con il collega Filippo Monge, nel 2019 ha festeggiato la seconda edizione di Spie & Romanzi, rassegna letteraria che fa rivivere l’atmosfera misteriosa del Ponte di Glienicke nella pacifica Savigliano. «Sono molto dispiaciuto per la scomparsa», racconta il docente dell’università, che ha curato la postfazione dei romanzi di Le Carrè riportati in libreria da Mondadori. «Negli Oscar Moderni, la collana dove c’è anche Thomas Mann. A sottolineare che non devono essere relegati nel club della letteratura di genere», chiosa il professore. Ne sono stati ristampati 14. Gli altri, gli ultimi, saranno presentanti entro giugno.