Scoppia la grana Dybala Agnelli risponde alla Joya «È la Juve che lo aspetta»
Il presidente: «Sarà il capitano e Top5: ma ora non lo è»
Paulo Dybala da una parte, la Juve dall’altra. Il presidente bianconero Andrea Agnelli ieri ha risposto all’attaccante argentino in merito al rinnovo del contratto in scadenza nel 2022. «La notizia positiva è il ritorno al gol su azione», le parole del numero uno bianconero premiato come miglior presidente europeo al Golden Boy 2020. Dopo aver parlato del sorteggio di Champions che ha accoppiato la Juve al Porto («Non bisogna abbassare la guardia, basta un minuto di deconcentrazione e sei fuori»), Agnelli ha prima usato la carota con l’attaccante argentino: «Ha avuto un periodo difficile dopo il Covid-19. Ho sentito con grande piacere il suo amore per la Juve, noi lo vediamo ieri oggi e domani qui da noi». E poi il bastone: «A me risulta che abbia già ricevuto un’offerta che lo porterebbe tra i top venti al mondo a livello economico, noi aspettiamo serenamente una sua risposta. Che aspettiamo anche in campo, lo vogliamo tra i primi cinque ma lui al momento non lo è. E lui lo sa».
Se non è scontro aperto, poco ci manca anche perché le parole presidenziali stridono con quelle dell’attaccante nell’immediato post-genoa: «Il mio agente è stato a Torino tanto tempo e non è stato chiamato», aveva dichiarato tirando l’orecchio alla società. E poi ancora: «Mi dispiace quando si parla di soldi e di cifre inventate. Sarebbe bello che si dicesse la verità, parlare di cifre nella situazione in cui siamo adesso mette la gente contro di me, con tutto l’amore che ho la Juve». Di certo c’è che il contratto dell’attaccante scade nel giugno 2022 e che, come si nota anche dalle schermaglie ormai pubbliche, l’accordo per il prolungamento è ancora lontano. La Joya guadagna circa 7 milioni di euro a stagione e la sua volontà è quella di raddoppiare l’ingaggio ma l’offerta si ferma sotto i 10 milioni tutto compreso. Nonostante l’annunciata centralità di Dybala nel progetto tecnico bianconero, Paulo è stato vicino alla cessione in passato. L’episodio più eclatante nell’estate del 2019 quando lo scambio tra lui e Romelu Lukaku, allora attaccante del Manchester United prima di passare all’inter, si arenò sull’accordo tra il calciatore bianconero e il club inglese.
In quella stessa sessione di mercato, Dybala venne offerto anche al Tottenham, addirittura con la formula del prestito con diritto di riscatto. La volontà del calciatore di restare a Torino fu più forte dei soldi offerti dall’inghilterra e l’argentino con Maurizio Sarri tornò ad esaltarsi dopo un paio di stagioni in sordina con Max Allegri in panchina. In questa stagione è partito nuovamente tutto da zero, l’arrivo di Andrea Pirlo, il ritorno dell’amico Alvaro Morata che però gli contende un posto in attacco, almeno fino a quando il tecnico bianconero non troverà gli incastri giusti per il super tridente. E il contratto, che ovviamente non è un dettaglio, così come le parole del numero 10 che evidentemente hanno lasciato il segno in società. Le premesse non sembrano essere delle migliori e la situazione rinnovo dovrà sbloccarsi al massimo entro la fine della stagione, quando mancherà un anno alla fine del suo contratto. Se anche allora la situazione sarà in stallo, il futuro dell’argentino potrebbe davvero essere lontano da Torino. Uno scenario evitabile solo se ognuna delle due parti farà un passo verso l’altra. Ad oggi Dybala e la Juve stanno prendendo direzioni opposte.
Paulo a Marassi
Mi dispiace si parli di soldi e cifre inventate Il mio procuratore è stato a Torino tanto tempo ma la Juve non ci ha mai convocati
Il presidente ieri
Ho sentito con piacere il suo amore per la Juve, sentimento ricambiato Mi risulta che il rinnovo propostogli sia alle cifre dei migliori 20 al mondo