Corriere Torino

Tatiana 594 punti con 60 frecce, da primato

Andreoli eguaglia il record europeo: «E volevo solo battere mia sorella...»

- Alberto Giulini

Se undici anni fa le avessero detto che avrebbe stabilito record italiani ed europei, probabilme­nte Tatiana Andreoli sarebbe scoppiata a ridere. Eppure la ventunenne di Venaria Reale nel fine settimana ha scritto una piccola pagina di storia. In gara ad Alpignano, l’arciera ha fatto segnare il punteggio di 594 nelle 60 frecce ai 18 metri di distanza. Un risultato straordina­rio, che le ha permesso di superare un primato italiano che resisteva dal 2004 e di eguagliare il record europeo.

Un traguardo inimmagina­bile nel 2009, quando una bambina di dieci anni si avvicinava al tiro con l’arco solamente perché era lo sport praticato dalla sorella maggiore Nikita. «All’inizio pensavo mi avessero incastrata — racconta Tatiana —, da secondogen­ita ero abituata a fare tutto quello che faceva lei. Così il mio principale obiettivo era vincere contro mia sorella per dimostrare di essere più forte almeno in qualcosa».

Gara dopo gara, freccia dopo freccia, è quindi scoccato l’amore per l’arco. Ed anche i risultati più difficili da immaginare sono diventati realtà: «Non mi sarei mai aspettata di stabilire il nuovo record italiano in questo periodo. Anzi, dopo l’ultima freccia ero addirittur­a convinta di averlo mancato di un punto. È stato un anno molto difficile sul piano psicologic­o, non sapendo mai con certezza quando avremmo gareggiato non è stato facile avere degli obiettivi concreti».

Obiettivi e bersagli che Tatiana non ha mai mancato con le sue frecce, come dimostra una bacheca già piena a soli ventuno anni. Dai titoli mondiali a quelli europei, tanto in gare individual­i quanto di squadra: Andreoli ha vinto medaglie d’oro ovunque abbia gareggiato ed ora si prepara

Tatiana Andreoli, 21 anni, un mondiale nel 2018 a recitare un ruolo da protagonis­ta nella stagione che porterà ai giochi di Tokyo. «Incrocio tutto l’incrociabi­le perché l’olimpiade si faccia. In questi mesi dovremo saperci adattare di volta in volta, magari si fa preparazio­ne specifica per una gara e poi questa viene annullata all’ultimo. Sicurament­e non mancherann­o le difficoltà, ma speriamo che si faccia e… chi vivrà vedrà». Si chiama Tokyo, dunque, il nuovo bersaglio nel mirino di Tatiana. E arco alla mano ha già dimostrato di sbagliare pochissime volte.

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Speranza
 ??  ?? Vento dall’est In alto, Amer Gojak in azione con l’udinese: il numero 10 del Toro, superato il Covid, è tornato a disposizio­ne di Giampaolo, come Lukic. A sinistra Vanja Milinkovic Savic
Vento dall’est In alto, Amer Gojak in azione con l’udinese: il numero 10 del Toro, superato il Covid, è tornato a disposizio­ne di Giampaolo, come Lukic. A sinistra Vanja Milinkovic Savic

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