Corriere Torino

Corsa al vaccino, in arrivo domani 40 mila dosi

Consegna rimandata causa maltempo

- Castagneri

La neve rallenta l’arrivo del vaccino anti-covid. Il viaggio delle fiale dallo stabilimen­to Pfizer in Belgio all’italia avviene in camion e, a causa del maltempo delle ultime ore, la consegna delle 40 mila nuove dosi del farmaco al Piemonte prevista per oggi slitta a domani. Ma, intanto, il lavoro per vaccinare i 130 mila tra operatori ospedalier­i, dipendenti e ospiti delle Rsa a cui il siero è destinato in via prioritari­a non si ferma. È grande l’entusiasmo dopo il Vaccine day di domenica. Soprattutt­o negli ospedali, investiti dalle due ondate dell’epidemia.

La neve rallenta l’arrivo del vaccino anti-covid. Il viaggio delle fiale dallo stabilimen­to Pfizer in Belgio all’italia avviene in camion e, a causa del maltempo delle ultime ore, la consegna delle 40 mila nuove dosi del farmaco al Piemonte prevista per oggi slitta a domani. La comunicazi­one, ieri sera, durante l’ultima videoconfe­renza con il commissari­o nazionale per l’emergenza, Domenico Arcuri. Ma, intanto, il lavoro per vaccinare i 130mila tra operatori ospedalier­i, dipendenti e ospiti delle Rsa a cui il siero è destinato in via prioritari­a non si ferma. È grande l’entusiasmo dopo il Vaccine day di domenica. Soprattutt­o negli ospedali, investiti dalle due ondate dell’epidemia, la seconda ancora peggiore della prima.

Lo conferma la Città della Salute. I posti disponibil­i per vaccinarsi questa settimana sono quasi tutti esauriti. In poche ore sono arrivate 4.600 prenotazio­ni. Primo spazio vuoto, venerdì primo gennaio, alle 13,30. «Un risultato sorprenden­te in un periodo festivo e di ferie», commentano dall’azienda sanitaria. Anche se qui già l’80 per cento dei dipendenti si era detto disponibil­e a vaccinarsi rispondend­o al sondaggio della Regione Piemonte di due settimane fa.

Stesso dato nella Asl di Torino. Qui, un analogo sistema di prenotazio­ne inaugurerà oggi. Intanto dai 310 dipendenti immunizzat­i domenica tra gli ospedali Amedeo di Savoia e Giovanni Bosco arriva un riscontro positivo. «Dal monitoragg­io condotto nessuno ha registrato reazioni avverse», rivela il direttore generale Carlo Picco. Nemmeno lui e nemmeno il virologo Giovanni Di Perri, tra i primi vaccinati. Pure al Mauriziano otto dipendenti su 10 avevano dato risposta affermativ­a e da oggi potranno prenotarsi per il vaccino. Non resta dunque che aspettare. Nel dettaglio, arriverann­o in Piemonte 41 scatole, ognuna con 975 dosi. Stavolta non transitera­nno più dall’ospedale Amedeo di Savoia. Pfizer le consegnerà direttamen­te ai 28 hub, i centri individuat­i dalla Regione per le iniezioni in tutte le province. «Riceveremo circa 40 mila dosi a settimana per arrivare a 200 mila in cinque settimane e completare così la Fase 1 della campagna vaccinale», spiega l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi. Nel Torinese saranno consegnate 18 scatole con 17.550 dosi: nove scatole e 8.775 dosi per gli ospedali e le Rsa della città e altrettant­e forniture per gli ospedali di Chivasso, Ciriè, Ivrea, Moncalieri, Orbassano, Pinerolo e Rivoli. «Il personale del sistema regionale di Protezione civile — aggiunge il commissari­o generale dell’unità di crisi, Vincenzo Coccolo — provvederà poi a distribuir­e il materiale ai presidi sanitari territoria­li e alle Rsa, come nel V-day. In due ore il lavoro si è concluso». Ovunque la campagna vaccinale potrebbe quindi ricomincia­re giovedì per poi concluders­i, con i richiami, in due mesi massimo.

Non dovrebbero esserci problemi con gli impianti di refrigeraz­ione. Il vaccino Pfizer-biontech deve essere custodito a meno 80°, a metà dicembre la Regione ha acquistato trenta freezer, consegnati a 30 e 60 giorni, ma per Di Perri questo non è un tema: «In ospedale abbiamo quattro congelator­i di questo tipo».

Per il maltempo è slittato a domani l’arrivo del medicinale previsto per oggi

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