Corriere Torino

Dire addio al vecchio 2020 in compagnia di Filippo Dini e del suo «Così è se vi pare»

- (p.mor.)

Un thriller surreale e onirico, ma anche grottesco, già premiato con il riconoscim­ento Le Maschere del Teatro Italiano 2019 per la miglior regia e le migliori luci, nonché il primo Pirandello in lingua italiana rappresent­ato in Cina. Sono le caratteris­tiche di Così è se vi pare, capolavoro dell’autore siciliano nell’originale versione di Filippo Dini, che avrebbe dovuto tenere compagnia al pubblico del Teatro Carignano in questi giorni. In qualche modo accadrà lo stesso, perché il Teatro

Stabile di Torino, da domani alle 21.30 fino al 6 gennaio, lo metterà a disposizio­ne online sul proprio sito web in una pagina dedicata per festeggiar­e l’arrivo del nuovo anno. Non è la prima volta che l’apprezzato regista genovese porta in scena allo Stabile questo lavoro di Luigi Pirandello, perché l’ente teatrale torinese aveva già proposto l’opera fra dicembre 2018 e l’inizio di gennaio 2019, in prima nazionale. Il cast era leggerment­e diverso e sul palco (anzi in video) oltre allo stesso regista ci saranno anche Maria Paiato, Andrea Di Casa, Benedetta Parisi, Nicola Pannelli, Mariangela Granelli e Francesca Agostini, oltre a Ilaria Falini, Carlo Orlando, Orietta Notari, Giampiero Rappa e Mauro Bernardi. Nel gioco di enigmi oscuro e morboso si muovono i personaggi, ma non è dato sapere chi abbia torto e chi ragione, chi sia sano o meno, perché la verità è sfuggente. Anzi, come ricordava lo stesso Pirandello, è «tragicamen­te soggettiva».

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