Corriere Torino

Cirio: scuola sicura ma prima di tutto viene la salute

Cirio: «Viviamo con la certezza di farcela. E in Piemonte facciamo squadra»

- Ricci

La scuola: tema fondamenta­le per questo nuovo anno. «Dobbiamo restituire le lezioni in presenza, ma mai dimenticar­e che prima viene la salute». Così il governator­e Alberto Cirio sui primi impegni del nuovo anno.

«Dobbiamo vivere questo 2021 con la certezza di potercela fare, perché nei confronti del Covid abbiamo un’arma in più: il vaccino». È questo l’augurio per il nuovo anno del governator­e Alberto Cirio dopo un 2020 «terribile e complicato, che ha fatto venire meno le certezze di ciascuno: i valori relazional­i, poter stare vicino alle persone care, la libertà personale, il posto di lavoro. Da febbraio sono iniziati giorni di battaglia che tutt’ora non sono finiti, e che ci hanno visti impegnati per cercare di far fronte a qualcosa che pensavamo esistesse solo nei film di fantascien­za». Entro gennaio sono previste 500 mila dosi di vaccino, nove milioni tra aprile e maggio: «In questi giorni stiamo finendo il personale sanitario e delle Rsa — continua Cirio —; poi ci sarà la seconda fase, quella in cui vaccinerem­o le persone con più di 60 anni e con patologie, per arrivare infine, prima dell’estate, al vaccino di massa. In questo dobbiamo credere perché è questa la vera via di uscita dal Covid». Ma oltre all’emergenza sanitaria, ci sarà un’altra crisi da affrontare: «Quella economica. Non dovremo lasciar indietro nessuno, dovremo anzi essere vicini a coloro che non ce la potrebbero fare da soli. Nei confronti di tutti costoro le istituzion­i dovranno esserci lasciando alle spalle bisticci e litigi, strumentaz­ioni politiche, differenzi­azioni ideologich­e». Come strumento, i fondi europei: «Nel 2021 parte la nuova programmaz­ione: tre fondi per quasi tre miliardi. Già stiamo lavorando per far sì che arrivino alle persone attraverso burocrazia zero, soldi reali e tempi certi».

Ma c’è anche un altro tema fondamenta­le per questo nuovo anno, la scuola: «Dal 4 gennaio tutto il personale scolastico potrà con il proprio medico prenotare il tampone, mentre una volta al mese testeremo i ragazzi di seconda e terza media. Dobbiamo restituire le lezioni in presenza, ma mai dimenticar­e che prima viene la salute».

L’altra, insieme al vaccino, dovrà essere lo spirito di comunità: «Dobbiamo trovare la forza nella storia che abbiamo, quella storia gloriosa che ha il Piemonte, che ha fatto l’italia con Cavour e ha dato i natali a straordina­ri uomini e donne, i nostri nonni che hanno vinto la battaglia della resistenza, della povertà. Con la stessa forza e determinaz­ione dobbiamo farcela tutti quanti noi. Ma dobbiamo crederci: io continuerò a mettercela tutta, a dare il massimo per la terra che amo, certo che ce la possiamo fare solo se saremo uniti, con lo spirito che il Covid deve averci lasciato, cioé che da soli non si va da nessuna parte, che abbiamo bisogno gli uni degli altri e — conclude Cirio — dobbiamo sentirci sempre di più tutti coinvolti dalla necessità di fare squadra. Una squadra Piemonte».

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Alberto Cirio, 48 anni, è il presidente della Regione Piemonte

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