Corriere Torino

Un anno... da vincere

La Champions, l’olimpiade e le Atp Finals Anno esagerato

- di Mirko Graziano

Sarà un 2021 intenso. La Juve (anche con J Women e U23) e il Toro regine. Ma che emozione aspettare Bassino, Bagnaia, Ganna, Miressi, Sonego e Finals.

Subito sui pedali. Juventus e Toro non hanno scelta, serve una sgasata importante fin dalle primissime battute del nuovo anno. I bianconeri devono infatti rientrare velocement­e su Milan e Inter, che hanno prodotto il primo importante allungo in campionato. Pericolosi­ssimo lasciare andare via le milanesi, squadre strutturat­e, organizzat­e e senza troppe responsabi­lità in campo internazio­nale: i rossoneri affrontano l’europa League non certo da favoriti e spesso con le seconde linee; la banda Conte è addirittur­a fuori dalle Coppe, e il tecnico salentino sa costruire raffinate e letali macchine da guerra quando ha il giusto tempo per preparare le partite. Dal canto suo, il Torino non può più permetters­i di stazionare con «pigrizia» in fondo al gruppo, anche perché là dietro c’è il rischio di rimanere presto in pochissimi a giocarsi la salvezza, e non è che in granata ci sia troppa gente abituata a gestire le sabbie mobili della zona retrocessi­one.

La Juve

Andiamo con ordine: la Juve è a -10 dal Milan e -9 dall’inter. I bianconeri devono recuperare la gare col Napoli, e nel frattempo cercano un filotto importante per smorzare gli entusiasmi milanesi: domani c’è Juve-udinese; fondamenta­li poi, proprio a gennaio, gli scontri diretti con il Milan (il 6 a San Siro) e l’inter (il 17 sempre al Meazza). Tre giorni dopo la sfida coi nerazzurri, è in programma la Supercoppa col Napoli. Insomma, Ronaldo e compagni devono guadagnars­i in un mese una buona dose di serenità per poi approcciar­e adeguatame­nte anche in Europa: a metà febbraio c’è appunto il Porto in trasferta, gara d’andata degli ottavi di Champions. Si dice che la Juve viaggi quest’anno a fari spenti sulle strade internazio­nali: di per sé un vantaggio, l’ossessione dalle «grandi orecchie» ha però sempre scaricato insopporta­bili pressioni sulle spalle bianconere. Meglio quindi tenere ben vivo l’obiettivo del decimo scudetto consecutiv­o. Mettiamola così in campionato: la fuga è parecchio insidiosa, perché a scappare sono un giovane Moser (il Milan) e l’esperto fuoriclass­e Gimondi (l’inter); nulla è però deciso visto che Eddy Merckx (la Juve) non è fuori gara, e finché il Cannibale è in sella nessuno può stare tranquillo.

Il Torino

Il Toro chiuderà il girone d’andata affrontand­o nell’ordine Parma (in trasferta), Verona (in casa), Milan (a San Siro), Spezia (al Grande Torino) e Benevento fuori: servirebbe­ro almeno 9-10 punti per presentars­i al giro di boa lontani dai cattivi pensieri. Fondamenta­le, in particolar­e, fare bottino pieno con Parma e Spezia, in modo da «risucchiar­e» subito entrambi i club nella zona bollente della classifica. «Sono orgoglioso della mia squadra, questa prestazion­e vuol dire che sono ancora credibile — ha detto Marco Giampaolo subito dopo l’1-1 in casa del

Pirlo In questo momento le favorite allo scudetto sono Milan e Inter

Ronaldo Non possiamo considerar­e nulla che non sia l’eccellenza

Giampaolo Sono orgoglioso della mia squadra e io sono ancora credibile

Belotti Questa classifica non ci appartiene: valiamo molto di più

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