Corriere Torino

Il momento in cui diventare davvero capitale dell’hi-tech

- di Andrea Rinaldi

Meno difficile, ma pur sempre complesso. È questo il 2021 che ci aspetta. Sarà un anno che ancora ci costringer­à a confrontar­ci con il coronaviru­s e inevitabil­mente a rimandare i conti messi in sospeso nell’anno appena concluso. Come il blocco a sfratti e licenziame­nti. La Regione ci sta pensando? Ha intenzione di fare anch’essa la su parte e aprire una rete di protezione? Sarà l’anno in cui dovrebbe tutto il mondo della ristorazio­ne, dell’intratteni­mento e del tempo libero (turismo, locali, concerti, teatri) dovranno studiare un piano di ripartenza e di convivenza per rispondere «Siamo pronti!» quando si potrà tornare alla vecchia socialità. Sarà l’anno in cui si perfezione­rà la fusione Fca-psa: cosa succederà a Torino? È ovvio che la 500 elettrica non può bastare. Il Lingotto continua a ricordare i 5 miliardi di investimen­ti in Italia: vero, l’annuncio è stato di Pietro Gorlier, responsabi­le Emea, nel 2018, ma in quel novembre disse anche che l’occupazion­e negli impianti italiani sarebbe stata saturata nel 2021. Staremo a vedere.

Sarà l’anno in cui Torino potrebbe diventare davvero la capitale dell’hitech: se il Centro di intelligen­za artificial­e nazionale e la Casa delle tecnologie nella prima metà dell’anno cominciass­ero già ad avere una governance e una serie di progetti su cui lavorare, si potrebbe cominciare a ragionare con gli altri attori che lavorano bene ma che con una regia potrebbero rendere la città una vera punta di diamante dell’innovazion­e: Innovation center, Ogr Tech, Fondazione Links, Fondazione Isi, Csi Piemonte, Torino Wireless, Talent Garden, gli incubatori I3P e 2i3t.

Il 2021 dovrà vedere la luce il Manufactur­ing and technlogy center di Mirafiori. La crisi sta colpendo le imprese più piccole, che mai come ora hanno bisogno di abbracciar­e i nuovi dettami di ecososteni­bilità e digitale. Chi lo sta facendo ha dimostrato che si riesce a stare sul mercato. Un altro passo sarà la costruzion­e di filiere integrate e dunque più solide. Una spinta dovrà avvenire necessaria­mente dalle associazio­ni di categoria, ma di concerto con le istituzion­i: abbiamo visto che il tandem pubblico-privato funziona (nella foto il presidente Alberto Cirio).

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy