Corriere Torino

Lo sci riapre il 18 gennaio solo per le regioni «gialle» Gli operatori: c’è una data

Bussone (Uncem): «Ora calcoli precisi sui ristori»

- Giulia Ricci

C’è una data per il ritorno sulle piste: è il 18 gennaio. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza per la riapertura degli impianti. Un tema che ha visto i territori scontrarsi con il governo più volte, fino alla richiesta del presidente della Conferenza delle Regioni e delle province autonome,

Stefano Bonaccini, di rinviare l’apertura in vista di un allineamen­to delle linee guida al parere espresso dal Comitato tecnico scientific­o. «Ma oltre all’approvazio­ne del protocollo — afferma l’assessore allo Sport Fabrizio Ricca — avevamo chiesto una data certa per permettere a quel mondo di prepararsi a dovere: siamo quindi soddisfatt­i del 18 genesigenz­e naio. Ora si può ripartire in sicurezza». Questo non significa, però, che le aziende che ruotano intorno al mondo della neve si accontente­ranno: la parte più importante della stagione, infatti, è ormai saltata. «L’annuncio — spiega Marco Bussone, presidente nazionale di Uncem — permette nei prossimi giorni un’urgente mappatura delle di ristoro per gli operatori, impiantist­i, maestri di sci e per tutte le categorie che soffrono per la non apertura». La deputata di Italia Silvia Fregolent si augura che non vi siano «più rinvii e che il governo voglia mantenere la promessa fatta con l’approvazio­ne dei due odg a mia prima firma e a firma della collega Porchietto di copiare il modello francese dei ristori valutando il 70% della

media dei trienni precedenti». Un modello che prevede risarcimen­ti legati ai mancati fatturati e proporzion­ale ai costi fissi sostenuti: «Serve un incontro tra il governo, le Regioni e tutto il sistema neve», sottolinea la deputata azzurra Claudia Porchietto. Dalla parte delle montagne c’è anche la Lega: «Le aziende, gli imprendito­ri e i territori — ha detto il deputato Alessandro Benvenuto — hanno speso cifre importanti per una stagione che parte più che dimezzata. Servono ristori del 100 per 100». Nei prossimi giorni dovranno uscire le linee guida precise per poter riaprire gli impianti di risalita, dalle ovovie alle cabinovie Ma il via libera sarà valido solo per le Regioni che saranno in zona gialla, e non per chi si troverà in zona rossa o arancione.

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