Il primo album del direttore d’orchestra quattordicenne
L’enfant prodige: «Ora sogno una grande orchestra»
Morgan Icardi ha 14 anni ed è direttore d’orchestra. Tra poco uscirà il suo primo disco.
Ha 14 anni, determinazione, lunghi capelli neri e una grande passione per i videogiochi. Potrebbe essere il ritratto di un adolescente come tanti se non fosse che Morgan Icardi (torinese, classe 2006) è anche un affermato pianista e con ogni probabilità il più giovane direttore d’orchestra d’italia.
Non solo. Morgan è da poco uscito dalla sala di registrazione, dove ha finito di incidere il suo primo disco, Mozart across boundaires, prodotto dalla saluzzese Egea Music, che uscirà in primavera. Il disco è stato registrato a partire da settembre alla Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo con un orchestra di 30 elementi. Sarà un cofanetto in cui il giovane musicista comparirà sia come pianista sia come direttore, interpretando alcuni dei pezzi più impegnativi di Mozart, dalla Sinfonia 29 in La maggiore, alle
Sonate n. 8 e 18 fino alle Fantasie in Do minore e in Re minore.
«Registrare questo disco è stata un’esperienza incredibile — racconta — così come lavorare con gli altri musicisti. Hanno avuto un atteggiamento molto aperto e disponibile nonostante la differenza d’età tra me e loro». Anche più di 30 anni.
Se registrare il disco è stata una «prima volta», così non si può dire per la direzione d’orchestra. Morgan infatti si è avvicinato a quest’arte già nel 2019, dopo aver diretto a Todi il concerto finale del corso di Avviamento alla Direzione d’orchestra tenuto dal maestro Fabrizio Dorsi. Quell’anno è stato per lui segnato anche dalla prima esperienza concertistica internazionale: a gennaio, infatti, a soli 12 anni, si è esibito come solista al pianoforte con l’orchestra Sinfonica di Bacau. Dopo anni di studio della musica, quasi sempre in solitaria, quest’occasione ha rivelato al ragazzo «l’esperienza sconvolgente di creare musica con gli altri: è in quel momento che ho sognato per la prima volta di poter dirigere i miei colleghi».
Morgan ha iniziato a suonare il pianoforte all’età di 5 anni, quasi per caso. La sua famiglia si era da poco trasferita negli Usa per seguire il lavoro del papà. «Un giorno — ricorda — eravamo a Seattle a casa di amici e una mia coetanea seguiva una lezione di pianoforte. Ho assistito e sono rimasto affascinato dallo strumento». Tornato in italia nel 2014, Icardi ha virato con decisione verso la musica classica, sotto la guida di diversi maestri, ultima dei quali Anna Maria Cigoli, a sua volta enfant prodige del pianoforte tra gli anni Sessanta e Settanta.
Nonostante la pandemia, il 2020 è stato positivo per il giovane musicista torinese: oltre alla registrazione del disco, in estate ha infatti diretto a Todi e a Molfetta e ha offerto un concerto al pianoforte per l’intitolazione della cappella del forte di Exilles a Ezio Bosso. Ha inoltre affiancato al piano e alla direzione lo studio del violino.
Oggi Morgan condivide passioni e aspettative con tanti suoi coetanei. Frequenta come privatista la prima classe al Liceo Musicale Cavour, nel tempo libero ama giocare con i videogame, chattare con gli amici, curare con suo padre Guido i suoi account social (sono quasi 200 mila i fan sulla pagina Facebook). Ma la passione più grande resta la musica: «Questi mesi di confinamento sono stati tragici per tante persone. Io ho cercato di sfruttarli studiando e migliorando. Amo sia fare musica come pianista sia dirigere, ma per essere un bravo direttore devo saper trarre il meglio da tutti e non accontentarmi mai, prima di tutto di me stesso. Il mio sogno più grande? Dirigere un giorno una grande orchestra».
❞ Questi mesi di confinamento sono stati tragici per tante persone Io ho cercato di sfruttarli studiando per migliorare: così è nato «Mozart across boundaires» che uscirà a inizio primavera