Corriere Torino

«La retta del Conservato­rio è troppo alta»

Cento allievi scrivono al Cda: la Consulta non ci ascolta. Pennarola: pronti al dialogo

- Paolo Morelli

Progressiv­ità ed equità. Sono i punti principali della protesta di 97 studenti del Conservato­rio di Torino, su circa 800 iscritti. Per arginare gli effetti della pandemia, il Miur aveva già elevato a 20 mila euro di Isee, la scorsa estate, l’esenzione totale (prima il limite era 13mila), imponendo riduzioni nella fascia fra i 20 e i 30 mila. L’ente torinese, qui, ha ridotto la retta del 50%. Il vero oggetto del contendere riguarda i redditi più alti.

Fino allo scorso anno esistevano diverse fasce fra 30 mila e 80 mila euro annui di Isee (oltre cui si pagava la retta massima), che a fine novembre 2020 sono state accorpate in un’unica fascia da 30 a 44 mila. Così facendo, chi prima aveva diritto a riduzioni ora paga la quota totale.

Il paradosso, sottolinea­no gli studenti, è lo sconto fatto a tutti di 100 euro l’anno: gli unici ad averne effettivam­ente beneficiat­o sono quelli che già pagavano il massimo, gli altri hanno subito aumenti per via della rimozione delle fasce.

C’è poi la questione dei part-time, il cui sconto di 135 euro sulle rette è ritenuto insufficie­nte. «C’è stata un’assemblea studentesc­a — spiega Danilo Ionadi, uno dei 97 — in cui chiedevamo il ripristino delle 12 fasce e di calcolare gli aumenti in maniera progressiv­a, oltre al rinvio della seconda rata di dicembre in attesa del nuovo regolament­o. Non siamo stati ascoltati dalla Consulta, quindi ci siamo rivolti al Cda». Mentre ipotizzano un ricorso al Tar, sono stati chiesti i verbali dell’assemblea del 27 novembre, che ha deliberato gli aumenti, e il 31 dicembre alcuni studenti hanno inoltrato una richiesta di accesso agli atti perché i verbali non sono arrivati. «Mi fa molto piacere che gli studenti lottino per far sentire la loro voce — dice il direttore, Francesco Pennarola — e ho chiesto di far incontrare un rappresent­ante della Consulta e uno del comitato. Non va bene mettere in discussion­e il ruolo della Consulta, che è titolata a rappresent­are le istanze di tutti».

L’ente fa notare che i ristori del Ministero non sarebbero sufficient­i a coprire la riduzione delle entrate e si attendono chiariment­i sulla cifra. «Dobbiamo garantire tutti i servizi — aggiunge Pennarola — ma sono state tutelate le fasce più deboli. Gli studenti hanno mal digerito il regolament­o pubblicato ad anno iniziato, ma avevamo deciso di aspettare per capire da che parte andare. Il cda è aperto alla mediazione sulla base dei dati».

La riduzione riguarda la terza rata, per la quale, afferma l’ente, servirà l’isee corrente.

 ??  ?? Intitolato a Giuseppe Verdi La sede del Conservato­rio di Torino. L’istituzion­e musicale e culturale fu costituita il 13 febbraio del 1936 Attual,mente accoglie 800 studenti cento dei quali sono però in polemica con i vertici per il costo della retta
Intitolato a Giuseppe Verdi La sede del Conservato­rio di Torino. L’istituzion­e musicale e culturale fu costituita il 13 febbraio del 1936 Attual,mente accoglie 800 studenti cento dei quali sono però in polemica con i vertici per il costo della retta

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